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KTM, sul cross a 2 tempi "dopo 50 ore, qualità della carburazione sempre perfetta"

La Casa austriaca crede ancora nel motore a due tempi, tanto che ora le nuove KTM SX sono dotate di una inedita iniezione elettronica. Abbiamo intervistato Arnaldo Nicoli, responsabile customer service

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KTM 125 SX

Qual è la differenza più importante tra il TPI e il nuovo sistema di iniezione?

"Ci sono due novità principali. La prima è la posizione degli iniettori, che sono sul corpo farfallato e non nei travasi come in precedenza, quindi prima delle lamelle, e poi c'è un nuovo sensore di pressione sul travaso posteriore che affianca quello di pressione atmosferica che c'è già dal 2020. Tutte le informazioni sono elaborate dalla nuova centralina che regola l'iniezione e l'accensione. Poi ci sono la valvola elettronica sullo scarico e, grazie alla nuova elettronica, è stato possibile offrire due mappe di erogazione".

Perché gli iniettori sono stati allontanati dalla camera di scoppio?

"Per ottimizzare la carica. Il nuovo sistema impiega sempre due iniettori, ma uno è situato prima della farfalla e uno dopo. Non sono attivati in tempi diversi, per esempio al raggiungimento di un determinato regime come avviene di solito, ma lavorano all'unisono. Come detto la scelta è operata per ottimizzare la polverizzazione della carica, e la posizione, che quindi fa arrivare prima la benzina dall'iniettore più vicino alla camera di scoppio e poi quella dell'altro, ha proprio questo obiettivo. Poi la carica prosegue il suo percorso e le forti pressioni nella camera di manovella aumentano la polverizzazione".

Quali sono i vantaggi del nuovo sistema?

"Come anticipato il nuovo sistema non fa compiere un salto di qualità nelle emissioni e nei consumi, ma è comunque più 'pulito' sia di una unità identica alimentata a carburatore, e permette una regolazione più precisa del precedente sistema con gli iniettori nei travasi. Poi c’è la costanza delle prestazioni. Abbiamo eseguito un test di durata di 50 ore con il 125, girando in varie piste e guidando in condizioni molto diverse, e ha dimostrato la costanza e la qualità della carburazione del nuovo sistema, sempre perfetta. È questo il vantaggio più importante, visto che il classico motore a due tempi è molto sensibile alle variazioni di pressione, temperatura, e alimentato a carburatore richiede ogni volta la messa a punto ottimale, in particolare quando ci sono variazioni di quota, lavorando con spilli, getti e via dicendo".

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