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Niente Iva per le patenti moto

Dall’inizio del prossimo anno, le scuole guida faranno pagare l’Iva sulle patenti B e C1. Il decreto fiscale scongiura il versamento degli arretrati ed esclude le patenti A, quelle per guidare la moto, dal pagamento dell'imposta sul valore aggiunto

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Lo scorso 14 marzo la Corte di Giustizia Europea ha stabilito l’obbligo per le scuole guida del versamento dell’Iva sulle prestazioni utili al conseguimento della patente. Un provvedimento che ha messo in allarme i titolari delle scuole, anche perché apparentemente costretti al versamento retroattivo dell’imposta con decorrenza dal 2015 (sul tema si era esposto anche il Ministro Misiani). La situazione, ora, sembra essere rientrata grazie all’art.32 del decreto fiscale, in vigore dal 27 ottobre 2019: niente Iva arretrata, ma dal 1 gennaio 2020 le scuole guida saranno obbligate al pagamento dell’Iva sulle prestazioni offerte per il conseguimento delle patenti auto di cat. B e C1. Le patenti A, per ora, restano quindi esenti.

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