Crescono in cc e adesso va a insidiare i maxiscooter. Ma le sue dimensioni
restano gestibili da chiunque. Stabile, maneggevole e ben frenato, costa
4.550 euro nella versione base. (5.150 euro con ABS e bauletto da 35 litri).
Sono passati poco meno di 20 anni da quando l’Honda SH si è presentato
al pubblico.
Era un simpatico “cinquantino”: diverso dalla concorrenza
per via
delle sue ruote a raggi, del portapacchino minimalista, le ruote alte e
l’aria da bravo studentello,
poco incline alla moda ma tanto
sostanzioso.
Negli anni l’Honda SH è cresciuto con giudizio.
Prima 100 cc,
sempre
a 2T. Poi, all’alba del terzo millennio,
arrivano i
motori a 4T
di 125 e 150 cc. Ma la crescita dell’SH non si è fermata qui e
ora
è diventato un brillante scooter di quasi 300 cc (279,1 per la
precisione).
Le differenze con il 150 sono limitate.
Il nuovo 300 è soltanto 8 cm più lungo e 3 cm più largo del fratello minore.
Solo il peso dichiarato denota la maggiore cubatura
(161 kg contro 127).
E' elegante e slanciato sulle
ruote da 16”.
C’è la
praticissima pedana piatta, la sella comoda anche per il
passeggero
e il robusto portapacchi in lega con le maniglie di appiglio.
E’ di serie l’antifurto immobilizer HISS (Honda Ignition Security
System).
Peccato, invece, (a voler essere pignoli) la
mancanza delle “quattro
frecce” e del freno di stazionamento, un accessorio sempre utile sugli
scooter di peso impegnativo.
Che motore!
Il nuovo motore è progettato per minimizzare gli attriti e le resistenze
meccaniche favorendo prontezza di risposta e diminuzione delle vibrazioni.
Naturalmente rientra nella più recente normativa Euro 3.
Ispirato ai monocilindrici CRF da Cross, ha la distribuzione a 4 valvole
e il carter motore separato e sigillato affinché il gruppo
rotore/alternatore
non venga in contatto con l’olio nella coppa. Parte di questo è
contenuto
in una camera separata posta all’interno del motore; l’altra parte
dell’olio
circola nella camera di manovella e viene evacuata da una valvola lamellare
unidirezionale a ogni rotazione dell’albero per tornare nel serbatoio.
Attraverso la stessa valvola viene evacuata l’aria presente nella parte
inferiore carter.