Honda Group, che comprende tutte le varie entità Honda come azienda globale, ha pubblicato l'Honda Sustainability Report 2022, in cui sono raccolti tutti i dettagli su ciò che la casa ha fatto a distanza di un anno dall’ultimo report, oltre a definire i propri obiettivi per il futuro. Nel documento pubblicato nel 2021 veniva specificato un piano a emissioni zero che avrebbe riguardato tutti i veicoli Honda entro il 2040, ma per promuovere tale obiettivo, la casa dell'ala ha annunciato l’intenzione di avere il 15% delle vendite di moto, il 30% delle vendite di automobili e il 36% delle vendite di prodotti elettrici già entro il 2030. Un impegno arduo, soprattutto se pensiamo alle attuali percentuali di vendita in questo settore: solo lo 0,01% delle vendite totali di Honda Moto (compresi scooter ed E-bike) è stato elettrico, mentre in abito auto e micro mobilità elettrica la percentuale cresce leggermente, rispettivamente 0,37% e 0,52%.
Va tenuto in considerazione però che valori così piccoli sono influenzati da parecchi fattori, come il fatto che Honda non ha operato nell’ambito delle due ruote elettriche per diversi anni. Altra ragione è la problematica di distribuzione nei diversi continenti: attualmente infatti i veicoli elettrici di Honda non sono disponibili ovunque, sarà quindi necessario un ampliamento della rete di vendita per poter raggiungere gli obbiettivi preposti, tenendo comunque conto delle attuali problematiche di approvvigionamento e trasporti.
Altra importante notizia riguarda i Power Pack, ovvero il sistema di batterie intercambiabili che Honda sta utilizzando nella sua flotta di scooter elettrici commerciali :e, Benly:e , Gyro:e e Gyro Canopy:e. La casa giapponese ha annunciato che che sta ufficialmente lanciando il proprio servizio di condivisione della batterie per i risciò elettrici indiani, con stazioni di ricarica per poter sostituire le unità esaurite. Non è detto che questo non sia un primo passo per poter esportare questo concetto di “rifornimento” nel mondo dei veicoli elettrici a due ruote, risolvendo così le tempistiche di ricarica.
Come ulteriore tassello nel puzzle della sostenibilità, l'azienda ha fornito alcune informazioni in più sui suoi piani riguardo i sistemi Sensing 360 e Safe and Sound Technology, volti ad aumentare la sicurezza alla guida e con i quali Honda punta all’ambizioso traguardo di ridurre a zero le vittime di incidenti stradali che coinvolgono i veicoli Honda entro l'anno 2050. Nel report viene illustrato come il sistema gestisce tutti i tipi di dispositivi connessi che lavorano insieme, per comunicare informazioni in tempo reale nel traffico.
Honda ha anche menzionato il Connected Motorcycle Consortium (CMC) Next nel suo rapporto, che include partner come Yamaha Motor Company, BMW Motorrad, KTM AG e altri. Il Consorzio ha raccolto e analizzato i dati degli incidenti avvenuti nello scorso anno in cui sono coinvolte le moto e nel corso del 2023 elaborerà i dati e li utilizzerà per sviluppare soluzioni per prevenire le collisioni delle moto.
Infine la casa giapponese parla anche di un'iniziativa a cui si è unita a partire dall'ottobre 2004 che consiste nella raccolta e nel corretto smaltimento dei veicoli a due ruote. Secondo un’analisi fatta dalla Casa, nel 2022 in Giappone sono stati raccolti e riciclati un totale di 1.359 prodotti a marchio Honda, circa il 66,2%. Questa iniziativa è poco diffusa nel mondo, ma in Giappone è nata per via della legge entrata in vigore nel 2002. Tuttavia, lo sviluppo di programmi simili in altre parti del mondo, e in particolare se un’azienda globale come Honda dovesse essere coinvolta, potrebbe aiutare sensibilmente il corretto smaltimento dei veicoli rottamati.
