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Yamaha prolunga la chiusura degli stabilimenti in Giappone

A causa del protrarsi del calo della richiesta di componenti, e alla riduzione della domanda di moto e scooter su scala mondiale, Yamaha ha deciso che gli stabilimenti in Giappone resteranno chiusi più del previsto

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Stabilimento Yamaha Iwata

Il lockdown globale imposto dalla pandemia di Coronavirus ha inevitabilmente portato ad un calo della richiesta di componenti e alla riduzione della domanda di moto e scooter nei mercati sviluppati come Europa e Nord America. Così, inizialmente, Yamaha aveva annunciato la chiusura temporanea, dal 1 al 19 maggio, dello stabilimento principale di Iwata e di atri 5 impianti produttivi sparsi sul territorio nazionale (Iwata South, Hamakita, Nakase, Fukuroi e Morimachi). Poi, a causa del prolungarsi della situazione la Casa aveva deciso di chiudere tutte le sedi di attività, fabbriche e uffici in Giappone per cinque giorni, dal 18 al 22 maggio.

Ora, considerato che la situazione non si è sbloccata, Yamaha comunica che alcuni siti produttivi legati alle moto (la Casa non ha specificato quali) rimarranno chiusi per altri 10 giorni lavorativi, dal 25 maggio al 5 giugno. E non è finita, la Casa ha annunciato che tutte le sedi, fabbriche e uffici in Giappone avranno una chiusura temporanea aggiuntiva di altri cinque giorni, dall’8 al 12 giugno. Le uniche eccezioni a questa chiusura temporanea saranno l’Hamamatsu Robotics Building e il Miyakoda Building, due strutture legate alla robotica con sede a Kita Ward, Hamamatsu, nella prefettura di Shizuoka.

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Stabilimento Yamaha Iwata

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