di Beppe Cucco - 15 May 2020

Yamaha prolunga la chiusura degli stabilimenti in Giappone

A causa del protrarsi del calo della richiesta di componenti, e alla riduzione della domanda di moto e scooter su scala mondiale, Yamaha ha deciso che gli stabilimenti in Giappone resteranno chiusi più del previsto

Il lockdown globale imposto dalla pandemia di Coronavirus ha inevitabilmente portato ad un calo della richiesta di componenti e alla riduzione della domanda di moto e scooter nei mercati sviluppati come Europa e Nord America. Così, inizialmente, Yamaha aveva annunciato la chiusura temporanea, dal 1 al 19 maggio, dello stabilimento principale di Iwata e di atri 5 impianti produttivi sparsi sul territorio nazionale (Iwata South, Hamakita, Nakase, Fukuroi e Morimachi). Poi, a causa del prolungarsi della situazione la Casa aveva deciso di chiudere tutte le sedi di attività, fabbriche e uffici in Giappone per cinque giorni, dal 18 al 22 maggio.

Ora, considerato che la situazione non si è sbloccata, Yamaha comunica che alcuni siti produttivi legati alle moto (la Casa non ha specificato quali) rimarranno chiusi per altri 10 giorni lavorativi, dal 25 maggio al 5 giugno. E non è finita, la Casa ha annunciato che tutte le sedi, fabbriche e uffici in Giappone avranno una chiusura temporanea aggiuntiva di altri cinque giorni, dall’8 al 12 giugno. Le uniche eccezioni a questa chiusura temporanea saranno l’Hamamatsu Robotics Building e il Miyakoda Building, due strutture legate alla robotica con sede a Kita Ward, Hamamatsu, nella prefettura di Shizuoka.

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