La pandemia di covid-19 sta provocando una crisi senza precedenti e sta causando danni considerevoli alla salute dei cittadini di tutto il mondo e minacciando la stabilità economica globale. Parlando di economia, le industrie e i commercianti al dettaglio, compresi quelli del settore motociclistico, sono già gravemente colpiti. Come tutti, anche l'industria motociclistica sta compiendo ogni sforzo per proteggere dipendenti e clienti, chiudendo le fabbriche e mettendo in atto tutte le misure di prevenzione richiesta dove il lavoro deve obbligatoriamente continuare.
Secondo ACEM, Associazione Europea dei Costruttori di Moto, la situazione attuale è particolarmente impegnativa per i rivenditori e i produttori. La pandemia di Coronavirus ha improvvisamente interrotto le catene di approvvigionamento, la produzione e lo sviluppo di nuovi modelli Euro 5. Questa interruzione, oltre alle misure di contenimento del virus adottate nelle aziende, in molti paesi ha portato a un arresto quasi completo del settore.
Le recenti misure di blocco messe in atto per contenere la pandemia di Coronavirus hanno paralizzato anche l'attività di vendita al dettaglio di moto e scooter. Ciò sta interessando progressivamente tutti i mercati europei, creando incertezze inquietanti per il settore motociclistico. Questa crisi sta mettendo i concessionari, la maggior parte dei quali sono piccole società a conduzione familiare, in condizioni finanziarie estreme.
In questo contesto, l'industria motociclistica invita urgentemente la Commissione europea e le amministrazioni nazionali ad adottare rapidamente tutte le misure necessarie per aiutare il settore a superare questa crisi. Il settore motociclistico è pronto a collaborare con tutti i responsabili politici per raggiungere questo obiettivo, proteggendo i 300.000 posti di lavoro legati a questo settore.