di Beppe Cucco - 29 March 2020

ACEM: “Nel settore moto 300.000 posti di lavoro a rischio”

La pandemia di Coronavirus ha improvvisamente interrotto le catene di approvvigionamento, la produzione e lo sviluppo di nuovi modelli, nonché la vendita al dettaglio di moto e scooter. L’Associazione Europea dei Costruttori di Moto dichiara che ci sono ben 300.000 lavoratori a rischio

La pandemia di covid-19 sta provocando una crisi senza precedenti e sta causando danni considerevoli alla salute dei cittadini di tutto il mondo e minacciando la stabilità economica globale. Parlando di economia, le industrie e i commercianti al dettaglio, compresi quelli del settore motociclistico, sono già gravemente colpiti. Come tutti, anche l'industria motociclistica sta compiendo ogni sforzo per proteggere dipendenti e clienti, chiudendo le fabbriche e mettendo in atto tutte le misure di prevenzione richiesta dove il lavoro deve obbligatoriamente continuare.

Secondo ACEM, Associazione Europea dei Costruttori di Moto, la situazione attuale è particolarmente impegnativa per i rivenditori e i produttori. La pandemia di Coronavirus ha improvvisamente interrotto le catene di approvvigionamento, la produzione e lo sviluppo di nuovi modelli Euro 5. Questa interruzione, oltre alle misure di contenimento del virus adottate nelle aziende, in molti paesi ha portato a un arresto quasi completo del settore.

Le recenti misure di blocco messe in atto per contenere la pandemia di Coronavirus hanno paralizzato anche l'attività di vendita al dettaglio di moto e scooter. Ciò sta interessando progressivamente tutti i mercati europei, creando incertezze inquietanti per il settore motociclistico. Questa crisi sta mettendo i concessionari, la maggior parte dei quali sono piccole società a conduzione familiare, in condizioni finanziarie estreme.

In questo contesto, l'industria motociclistica invita urgentemente la Commissione europea e le amministrazioni nazionali ad adottare rapidamente tutte le misure necessarie per aiutare il settore a superare questa crisi. Il settore motociclistico è pronto a collaborare con tutti i responsabili politici per raggiungere questo obiettivo, proteggendo i 300.000 posti di lavoro legati a questo settore.

Piena collaborazione per il bene di tutti

Stefan Pierer, Presidente ACEM e CEO di KTM, ha dichiarato: “La crisi COVID-19 metterà alla prova la nostra capacità di affrontare contemporaneamente una grave crisi sanitaria ed economica. I membri ACEM collaborano pienamente con le autorità per rallentare la diffusione di COVID-19. Ci preoccupiamo che i nostri dipendenti e partner siano al sicuro e contiamo sui responsabili politici per trovare soluzioni nelle settimane e nei mesi difficili che ci aspettano per spezzare l'onda che altrimenti potrebbe colpire il settore”.

Antonio Perlot, segretario generale ACEM, ha aggiunto: “ACEM si sta impegnando con i nostri partner nell'UE e nelle amministrazioni nazionali per trovare soluzioni a questa sfida senza precedenti. Le cose si stanno evolvendo rapidamente e ACEM sta monitorando attentamente la situazione, in stretta collaborazione con le associazioni di settore in Europa e i produttori di veicoli. Chiediamo ai responsabili politici di lavorare insieme e di adottare le misure necessarie per proteggere i nostri cittadini e le nostre economie nel breve e nel lungo termine”.

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