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13 March 2013

Valentino Rossi ultimo e Marc Marquez primo nei test MotoGP in Texas

Prima giornata di prove sul nuovo circuito di Austin, con solo Honda e Yamaha ufficiali in pista. Davanti a tutti un super Marc Marquez a precedere Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Segue Stefan Bradl che riesce a mettersi dietro Valentino Rossi

Valentino rossi ultimo e marc marquez primo nei test motogp in texas

È ancora tempo di test per i piloti della MotoGP. Dopo Sepang, si sbarca negli Stati Uniti sul tracciato di Austin (Texas), quel Circuit of the Americas inaugurato lo scorso anno dalla Formula 1. Sono solo quattro i team che hanno scelto di partecipare a questi test: gli ufficiali Honda HRC e Yamaha, la squadra satellite LCR Honda di Lucio Cecchinello e il team Attack Performance, che schiera la Kawasaki CRT guidata da Blake Young, ex pilota AMA SBK e wild card del Motomondiale, che oggi ha chiuso i test in anticipo con la moto in fiamme. Niente trasferta americana per le altre squadre, in particolar modo la Ducati, che però sarà presente il 15 marzo, il giorno dopo i test, con Nicky Hayden e Ben Spies impegnati nella presentazione della 1199 Panigale R, proprio sul tracciato statunitense.

MARQUEZ GIOVANE AITANTE        
Che Marc Marquez fosse un pilota straordinario lo avevamo capito già da tempo. Ma vederlo concludere una giornata di test davanti ai più forti avversari, fa davvero impressione. Lo spagnolo chiude con 55 tornate all’attivo e un best lap di 2’04”619, migliorando costantemente il suo crono nel corso della giornata. Stupisce ancora una volta la capacità di adattamento del giovane centauro, capace di sentirsi subito a proprio agio tra i cordoli di un tracciato mai visto prima. Ed è un confronto che si svolge sullo stesso piano, quello con i veterani che si è messo alle spalle, perche Austin è una pista nuova per tutti.

DANI E JORGE ALL’INSEGUIMENTO
A seguire Marquez, staccato di 428 millesimi c’è il suo compagno di squadra, quel Dani Pedrosa che ha dominato fino ad ora i test invernali ma che incappa nella prima difficoltà stagionale. In particolare, Dani si lamenta della pista, a suo dire troppo in stile F1, con numerose curve cieche, muretti eccessivamente vicini e troppe curve in contropendenza. Terza posizione per la prima Yamaha, quella guidata da Jorge Lorenzo. Il maiorchino, dopo una giornata all’insegna di complicazioni con il setup, riesce ad imporsi su Stefan Bradl, che chiude buon quarto.

FATICA ROSSI
L’altra M1, quella pilotata da Valentino Rossi, è solo quinta, indietro di ben 1'888 dalla vetta e a 1'216 dal compagno di squadra. Il Dottore, nonostante queste difficoltà, si mostra fiducioso e sembra gradire il nuovo tracciato, con 68 giri all’attivo oggi. “La mia prima impressione è che è davvero bello – ha dichiarato Rossi - è molto scorrevole, con un sacco di curve veloci e tanti cambi di direzione. Ci sono tre tornantini molto stretti: questo va bene in Formula 1, ma per noi sono un po’ lenti. In generale la pista è buona, con un bel saliscendi subito alla prima curva. Dobbiamo capire quali gomme utilizzare, ma la superficie dell’asfalto era troppo pulita quindi al momento non c’è grip. Continueremo a lavorare per capire il tracciato e soprattutto per migliorare il grip sul posteriore, visto che soffriamo in accelerazione, ma comunque la prima impressione è positiva”.

Test MotoGP Austin, giorno 1

1. Marc Marquez 2’04”619
2. Dani Pedrosa 2’05”047
3. Jorge Lorenzo 2’05”291
4. Stefan Bradl 2’06”053
5. Valentino Rossi 2’06”507

CIRCUIT OF THE AMERICAS

Lungo 5513 metri, è composto da 20 curve e caratterizzato dalla curva a gomito posta in fondo al rettilineo che termina con un dislivello di 41 metri. Il tracciato, disegnato dal famoso architetto Hermann Tilke, presenta richiami a circuiti famosi, come la curva 2 che ricorda Silverstone o la chicane che riprende la Senna di Interlagos, in Brasile. Cliccate qui per la planimetria in 3D.

Fino ad ora, i valori espressi sono stati in linea con le aspettative, con i piloti di punta a girare sopra i 2 minuti al giro. La Formula 1 lo scorso anno ha avuto il suo best lap con Sebastian Vettel in 1’39”347, lasciando parecchi avvallamenti sull’asfalto che rendono difficoltosa la guida delle moto, alzando i riferimenti cronometrici. E, se è curioso ma poco indicativo fare un raffronto tra auto e moto, è già più interessante raffrontare il miglior tempo di Marquez con il 2’19”200 fatto segnare da Blake Young a febbraio durante i test privati di sviluppo Bridgestone. Un “abisso” destinato a dilatarsi nel corso delle due giornate che ancora separano i piloti dalla fine dei test in Texas. 

 

 

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