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“Il traction control aiuta anche gli esperti”

Guidare affidandosi ad ABS, TCS e simili vuol dire passare sopra alla sensibilità del pilota? Un lettore ci scrive per illustrarci il suo punto di vista. Ecco come la pensiamo noi

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Caro direttore, vorrei replicare alla lettera di Claudio Frontini, in cui sosteneva che l’elettronica serve esclusivamente ai tester che guidano in modalità “tutto aperto”. Claudio commette, a mio parere, l’errore di ritenere che si debba guidare affidandosi ad ABS, TCS e simili che verrebbero così a sostituirsi alla sensibilità del pilota. Non è così; devono essere considerati come una polizza di assicurazione che interviene solo in caso di bisogno.

Esempio: ero in una stazione di servizio lungo la Modena/Brennero con la mia Multistrada V2. Mi avvio verso la corsia di accelerazione, prima, seconda, uno sguardo allo specchietto… dimenticando però di vedere cosa c’era davanti alle mie ruote, e cioè una strisciata di gasolio lasciata da qualche camion. Cos’è successo? A parte lo sfarfallio della spia sul cruscotto, nulla! La moto non si è mossa di un millimetro. Cosa sarebbe successo senza controllo di trazione?

Paolo Fortini della Bruna – Firenze

Caro Paolo, gli esseri umani – e i motociclisti in particolare – sono tendenzialmente conservatori e spesso diffidano delle novità. A onor del vero, concausa di questo scetticismo potrebbe essere il fatto che le prime versioni di ABS e TC (ma diciamo l’elettronica in generale) non erano particolarmente efficienti, salvo poi migliorare anno dopo anno e raggiungere i livelli di eccellenza attuali.

Oggi l’ABS, con la funzione cornering, restituisce un feeling e un grado di sicurezza eccezionali anche frenando in curva, e nessun motociclista vorrebbe una moto che ne fosse priva.

Pure il controllo di trazione, anche se un po’ più tardi, è diventato irrinunciabile, in particolare per chi usa la moto tutto l’anno e si trova ad affrontare strade bagnate, brecciolino, foglie fradice sull’asfalto, strisce pedonali umide che sembrano saponette e così via.

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