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Test Yamaha XV1900 Midnight Star

Bassa, lunga, comoda, curata e…cromata. Ecco come riassumere in cinque aggettivi la moto di punta del segmento cruiser di Yamaha. Nella “Stella di Mezzanotte” tradizione ed innovazione trovano punti di incontro sia nelle linee che nelle soluzioni tecniche.

Test yamaha xv1900 midnight star




Bassa, lunga, comoda, curata e…cromata. Ecco come riassumere in cinque aggettivi la moto di punta del segmento cruiser di Yamaha. Nella “Stella di Mezzanotte” tradizione ed innovazione trovano punti di incontro sia nelle linee che nelle soluzioni tecniche. Cromature ed elementi satinati si sposano con cura con linee voluminose, tondeggianti ed appuntite insieme, e ad abbracciare e sostenere il poderoso bicilindrico a V raffreddato ad aria da 1.854 cc troviamo un telaio interamente in alluminio. Ad attenderci in sella, il relax. La seduta del pilota distante da terra soli 735 mm, ampia e ben imbottita (un po’ meno quella del passeggero), le pedane basse e il manubrio dall’impugnatura larga (in puro stile cruiser) offrono una posizione di guida piacevole, che consente di familiarizzare in fretta coi 329 kg a secco dichiarati. In movimento, fatta l’abitudine ad una certa pesantezza di sterzo a bassissime velocità, scopriamo una XV1900 stabilissima, ben bilanciata e molto più agile di quanto lascerebbero supporre dimensioni e peso. Le sospensioni offrono un ottimo comfort di marcia, “impreziosito” dalla discreta quantità di vibrazioni a bassa frequenza diffuse dal generoso propulsore, vero protagonista del viaggio. Capace di ben 90 cv e 15,8 kgm (dati dichiarati) è in grado di riprendere senza incertezze a gas spalancato da 1.500 giri indicati e spingere con forza fin oltre l’inizio della zona rossa, facendo scordare al pilota l’esistenza del cambio. Buona la frenata offerta dai tre freni a disco, molto modulabile ma leggermente sottotono come potenza pura. Pochi i difetti: l’autonomia offerta dai 17 litri del serbatoio (consumo medio rilevato 13,5 km/l su percorso misto) non è entusiasmante e la luce a terra scarsa (a causa delle pedane larghe e basse) non consente di sfruttare a dovere una ciclistica sana e divertente.
Molto curata, disponibile unicamente in nero, costa 14.495 euro chiavi in mano.

La prova completa verrà pubblicata sul numero di settembre di Motociclismo.
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