La Ducati ha iniziato ieri i test con le MotoGP, presenti Andrea Dovizioso ed Andrea Iannone del Team Factory e il collaudatore Michele Pirro (i primi due finiscono oggi i test, Pirro rimane anche il venerdìì per provare le gomme Michelin). I piloti hanno girato tutti senza transponder, il che significa che i tempi sono "ufficiosi", comunicati dai box ma non "certificati" dal sistema di cronometraggio del circuito. I piloti sono scesi in pista per testare dei nuovi aggiornamenti per quanto riguarda l'elettronica sulle loro GP14.2, in quanto la nuova moto, la GP15, arriverà soltanto ai test invernali in Malesia. A fine giornata, dopo 48 tornate, risulta essere Dovizioso il più veloce, con 1'38"9, seguito a ruota da Iannone (56 giri realizzati) con 1'39"0 mentre Pirro è a un secondo da quest'ultimo. I tempi sono molto significativi, inferiori di 9 decimi rispetto al record in gara di Marquez, 6 decimi meglio del primato ufficiale di Lorenzo (2013) e ben oltre due secondi meglio del giro veloce in gara fatto segnare dal Dovi nell'ultimo GP andaluso. Il merito parrebbe essere di alcuni "esperimenti" con assetti non convenzionali, a tal punto da non poter essere provati durante la stagione. Ora in Ducati si cerca di tenere a freno gli entusiasmi, ma i test di Jerez stanno "dicendo proprio bene", come dimostra anche Barbera, altro pilota Ducati con il Team Avintia: ha girato in 1'40"629 con la GP14 (tempo ufficiale). Ma è Stefan Bradl il miglior pilota fra quelli con i tempi "ufficiali", siglando un bel 1'39"593 grazie al ritorno alla ciclistica Öhlins in luogo di quella Kayaba usata durante i primi test a Valencia. Il tempo del tedesco è di rilievo se paragonato al giro veloce dell'ultimo GP a Jerez: 1'39"841,fatto da Marquez. Non altrettanto incisivo il secondo neo acquisto del team Forward, Loris Baz, che con il tempo di 1'41"206 risulta essere dietro anche alla SBK più veloce del lotto, quella di Rea. Qualche problema invece per l'Aprilia di Marco Melandri che, a causa di un malfunzionamento ad un corpo farfallato, ha dovuto concludere anzitempo il suo turno di prove, chiudendo con il tempo di 1’42"006. Molto meglio ha fatto Bautista che, con il nuovo motore a distribuzione pneumatica dell'Aprilia, ha chiuso con 1’40"598. Erano presenti anche alcuni piloti della Moto2, il migliore dei quali è stato Luis Salom, con il tempo di 1'42"923