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Monster 797: una giornata al femminile per conoscerla a fondo

Visita in Ducati e test della Monster 797: una giornata vissuta nel cuore della fabbrica di Borgo Panigale, per sapere come vengono fatte le Rosse, respirarne l’essenza e… guidarle. In particolare la Monster 797, provata dalla nostra inviata, Raffaella
1/23 Raffaella Cegna ha visitato la fabbrica di Borgo Panigale e testato la nuova Ducati Monster 797come inviata di Motociclismo. Ecco le moto in attesa di essere testate dalle 10 ragazze chiamate da Ducati a vivere questa fantastica esperienza

Raffaella, Motociclismo e Ducati

Raffaella Cegna, fotografata durante la comparativa di Motociclismo a cui ha partecipato
Ducati invita Motociclismo a mandare una ragazza direttamente a Borgo Panigale, per vivere un’esperienza unica, quella di fare un tour nella storia Ducati per capire lo spirito e l’essenza della Monster 797 (qui la nostra prova e l’intervista al project manager). E per provare la moto, ovviamente, in un tour che parte direttamente dalla fabbrica. Non prima di aver visitato il mitico Museo Ducati e le linee di produzione, perché solo così si può capire…
Per questa invidiabile occasione, Motociclismo ha scelto Raffaella Cegna, estratta tra i visitatori di The Bike Field 2017 che hanno compilato il form di “auto presentazione” che ci ha aiutato a delineare il profilo di chi è intervenuto (età, moto posseduta, km percorsi annualmente…). Avevamo promesso che, tra tutti coloro che avessero compilato il form, avremmo estratto un fortunato per accompagnarci in una comparativa. E così è stato, solo che si tratta di… una fortunata. È Raffaella, che ha già partecipato a una comparativa tra classiche entry level (nella gallery vedete qualche foto in anteprima, l’articolo presto in edicola), ma ora le abbiamo fatto un doppio regalo, inviandola in Ducati per una visita esclusiva e un test della Monster 797. Per conoscere meglio Raffaella, leggete l’ultimo paragrafo (qui il suo profilo Facebook), ma ora lasciamo che sia proprio lei a descrivere la sua giornata da sogno in Ducati (qui le foto).

Milano - Borgo Panigale: andata

Le Monster 797 in attesa di essere testate
Partenza all’alba da Milano, ovviamente in moto, con la mia buona, vecchia Transalp, con meta Borgo Panigale. Finita l’autostrada, scorgere l’imponente complesso dello stabilimento Ducati e varcarne il cancello scatena emozioni e grandi aspettative. Ciò che alcuni chiamerebbero rumore, qui è musica, tra frizioni aperte e scarichi Termignoni: il sound perfetto per iniziare una giornata tutta al femminile di visita, confronto e test dedicata al nuovo Monster 797.
Siamo tutte ragazze toste, che fin dai primi momenti di presentazioni, invece di parlare di moda o uomini, si confrontano sulle proprie moto in box, sui migliori circuiti dove girare, sui prossimi eventi di motori cui partecipare, sulle gare del weekend…
L’accoglienza in Ducati coinvolge, stimola la curiosità, spinge a concentrarsi sul motivo per cui siamo tutte qui: salire in sella, per capire e raccontare il nuovo Monster.

Correva l’anno 1992

Raffaella in visita al Museo Ducati
È giusto partire dalle origini. Iniziamo, quindi, con una visita del Museo Ducati, appena rinnovato, aperto anche la domenica per tutta l’estate e sempre curato dal grande Livio Lodi, che ci accompagna svelando preziosi aneddoti della Marianna del ’56. Percorrendo la storia di Ducati ci si rende conto di quanto il restyling indovinato, lo stile vintage e il ritorno di dettagli canonici piacciano da sempre, divenendo ora la base della nuova Monster. L’aggettivo più usato per descriverla è “iconica”, poiché ispirata alla mitica Monster del ’92, modello così nudo, semplice, quasi “ignorante”, tanto amato e diffuso negli anni novanta. Ho avuto la fortuna di iniziare la mia vita motociclistica in sella a una Monster 620 del 2002, 12 anni fa. Non il primo modello, ma una moto ancora “cruda”, essenziale, semplice. Ci ho viaggiato per anni, migliaia di chilometri per mezza Europa, borsone morbido legato sul codino, tuta di pelle, e via, a caccia di tornanti. Sulla 797, il telaio a traliccio, il gancio a scarpone da sci del serbatoio a gobba di bisonte sono tutte citazioni della prima Monster. Ma torniamo al percorso museale, che finisce con la storia più recente, con le supersportive, nuove sperimentazioni e slanci ingegneristici, che affascinano e fanno sognare pieghe in sella a una Panigale.

Donne e motori, uomini e bulloni

Visita alla fabbrica
Passiamo alla visita della fabbrica dove, pezzo per pezzo, si assemblano rombanti gioielli. Per chi ama i motori, emoziona perdersi tra le linee di produzione, vedere quanti, tutti i giorni, vite dopo vite, costruiscono bolidi amati in tutto il mondo. Dieci ragazze in giro per lo stabilimento attirano l’attenzione, ma le Ducati 797 schierate nel parcheggio, pronte per il test, chiariscono la nostra presenza e strappano qualche battuta agli operai.

Briefing, vestizione e gas!

La giornata inizia con un breve briefing del project manager Stefano Tarabusi, che spiega le caratteristiche salienti della 797
Dopo una pausa si riparte per la seconda parte della giornata, che inizia con un breve briefing del project manager Stefano Tarabusi, che spiega le caratteristiche salienti della 797. Traspare il grande impegno per indovinare questa moto, per renderla davvero quello che si dice: facile, accessibile, divertente, molto adatta alle donne. L’impressione è buona, penso sia indovinata, l’estetica piace, le scelte sono ben calibrate, non estreme, eleganti. Per il resto bisogna salire in sella e provare, parlare con la moto, sentire cosa ha da dire, stuzzicarla su strada.

Colli e città: la 797 provata al femminile

Raffaella prova la Ducati Monster 797. Della nuova naked le piacciono la maneggevolezza e la facilità
100 km di test sui colli bolognesi, con brevi tratti di traffico urbano: tragitto perfetto per testare la 797. La prima sensazione è di comfort, cruscotto essenziale, sella disponibile in tre altezze, giusta per le più slanciate, ancora troppo alta per le più basse, che toccano a fatica. Per i miei 173 cm va bene, anche se le gambe sono molto piegate. La posizione di guida è ottima, non stancante, non eccessivamente sportiva, manubrio largo, permette sia una guida rilassata che un assetto un po’ più sportivo. Già prima rotonda, verrebbe voglia di far fuori un’intera saponetta, tanto la moto è agile. Evitare ostacoli, correggere traiettorie, schivare automobilisti distratti è pane per i suoi denti. Passiamo alle colline, un po’ di rettilinei per aprire il gas, qualche tornante per giocare con le pieghe, scalare, frenare... Tutto è facile e sicuro, eventuali errori sono arginati dalla moto stessa, o rimediabili grazie alla sua maneggevolezza.
Dopo tanti anni di lunghissime percorrenze o enduro su svariati fondi, questa nuova Monster mi rilassa e mi stuzzica, chiedendo una guida più sportiva, anche se i 75 CV non permettono molto, e non siamo nel posto giusto. Sarebbe un’ottima moto per entrare le prime volte in un circuito, sperimentare, cercare i propri limiti, senza spaventarsi. Unica pecca tipica, sempre presente sulle Ducati, è lo sterzo estremamente limitato, che può facilmente creare patemi nelle manovre da fermi o nelle inversioni.

Perfetta (e divertente) entry level

Raffaella prova la Ducati Monster 797. Dalla nuova naked vorrebbe più motore e una forcella più sostenuta
Una volta tornate a Borgo Panigale, è inevitabile un confronto tra… tester. C’è generale soddisfazione per il divertimento nella guida, con due soli appunti: motore pronto ma un po’ limitato e forcella morbida che soffre le pinzate più decise.
Guardo per l’ultima volta questa Monster e penso se la vorrei. Non sono scesa volentieri da questa moto, avrei proseguito il giro fino alla Futa e poi verso gli Appennini, ma per chi ha una certa esperienza e necessita di lunghe percorrenze (sui 500 km al giorno) non penso sia la moto ideale. Si conferma comunque una “perfetta entry-level”.

Borgo Panigale - Milano, il ritorno.

T-Shirt personalizzata
Ma il mio test non finisce semplicemente quando scendo dalla moto. Dopo i saluti, i ringraziamenti e i complimenti, il test continua durante i tanti km autostradali del ritorno a casa. In sella alla Transalp raccolgo le idee, nella mente si definiscono meglio sensazioni e aggettivi, non soggetti a opinioni altrui e all’adrenalina della guida. La Monster, in tutta la sua storia, è come un paio di jeans: sempre attuale, trasformabile, versatile, adatto a tutti e ad ogni situazione. La 797 riassume tutto il percorso del modello, sintetizzandone la semplicità, la linea essenziale, l’accessibilità, sempre un po’ fuori dal tempo. Mi sarebbe piaciuto averla come prima moto, mi avrebbe permesso di più, con maggiore comodità e sicurezza. D’altra parte, non voglio far passare il messaggio che sia una moto per sole neo-centaure perché, anche depotenziata e in versione Dark Stealth, è perfetta anche per gli aspiranti Dovizioso.
Di motocicliste toste e vissute ce ne sono eccome e, fuori dalla comunque piacevole comfot zone offerta da questa 797, dovrebbero mirare a Monster 1200, Multistrada Enduro, addirittura 1299 Panigale

Chi è Raffaella Cegna

Architetto d’interni e paesaggista di professione, motociclista per passione. Sportiva, creativa e curiosa verso l’intero mondo, la moto rimane il mezzo per scoprire, amare e sorridere, da sempre. Tanti viaggi alle spalle, tre moto nel box, infiniti progetti per un futuro on the road e off road. Viaggiare in moto è il mio pensiero fisso, la strada non è mai solo un mezzo per arrivare a una meta, il fuoristrada è la libertà assoluta. Il principio è stato una vecchia Monster 620, il presente è una Transalp 650, il futuro non si sa, ma sicuramente oltreoceano e a gas spalancato con lo sguardo alto, oltre l’orizzonte.
Raffaella Cegna in posa con la Ducati Monster 797. Raffaella ha visitato la fabbrica di Borgo Panigale e testato la nuova naked come inviata di Motociclismo
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