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“La Monster 797 è sana, non serve il traction control”

Durante la prova della Ducati Monster 797 abbiamo analizzato pregi e difetti dell’accessibile naked bolognese. Ma per capirne meglio la filosofia e la tecnica abbiamo intervistato Eugenio Gherardi - project manager. Scoprendo che…
1/22 Ducati Monster 797 2017: è la Ducati d'accesso per chi vuole un mezzo al tempo stesso facile, divertente e pratico per gli spostamenti urbani

Reinterpretazione di un'icona

Eugenio Gherardi - project manager
La Ducati Monster 797 è la più abbordabile nell'attuale famiglia delle naked della Casa di Borgo Panigale. Lo è sia per prestazioni che per prezzo (9.200 euro c.i.m.*; la livrea rossa, la bianca costa 200 euro in più), ma mantiene intatta tutta la personalità di una moto che è universalmente riconosciuta come un’icona.
Di come è fatta vi abbiamo detto fin dalla sua presentazione a Eicma (riassumendo: bicilindrico da 803 cc raffreddato ad aria, forcellone triangolare in alluminio con ammortizzatore montato lateralmente, serbatoio con gancio di fissaggio nella parte anteriore, proiettore di forma circolare, strumentazione LCD, luci di posizione anteriore e faro posteriore a LED, inediti commutatori sul manubrio…), ma vi abbiamo anche già raccontato come va su strada, con le impressioni di guida di Riccardo Capacchione (cliccate qui per le foto del test). Ci rimaneva però la curiosità di capire il perché di certe scelte tecniche, soprattutto in rapporto al prezzo e al pubblico a cui la moto è destinata. Per chiarirci ogni dubbio, abbiamo coinvolto Eugenio Gherardi (project manager), a cui abbiamo chiesto…

*: il prezzo “chiavi in mano” si ottiene aggiungendo al prezzo “franco concessionario” le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica forfettariamente in 250 euro.

“Meglio una ciclistica equilibrata di un controllo di trazione grossolano”

La Monster 797 ha una ciclistica sana e un motore ben gestibile, per questo in Ducati hanno scelto di non dotarla di traction control
Perché sulla 797 non c'è il controllo di trazione?
Abbiamo deciso che, piuttosto che montare un sistema grossolano, è meglio realizzare una moto ben bilanciata. Un controllo di trazione semplicemente non è a nostro parere necessario sulla Monster 797, che è una moto “sana” che il pilota è in grado di gestire in ogni situazione.

Però è una entry-level e finirà certamente in mano a dei neofiti…
I giovani che iniziano con le moto devono in ogni caso acquistare una versione depotenziata, per cui la legge già impone una limitazione ben definita ai CV utilizzabili dai principianti. In ogni caso una superiore qualità della ciclistica, del sistema frenante e dell’ABS garantiscono le necessarie basi su cui si fonda la sicurezza. Anche il motore è parte integrante della sicurezza attiva perché grazie alle sue caratteristiche di erogazione della coppia, messa a disposizione in modo dolce e su un arco di giri davvero molto ampio, non manda in crisi il pilota alle prime armi.

“Ha il telaio in pezzo unico per essere iconica”

Ducati Monster 797 in livrea bianca con telaio e cerchi rossi (c'è anche rossa e nera)
Quindi non è una questione di contenimenti dei costi?
Se guardate con attenzione la 797 notate che è molto ben fatta: abbiamo curato la qualità delle sovrastrutture, il serbatoio in acciaio e non in plastica, l’impianto frenante sofisticato così come il sistema ABS, la precisione delle finiture e degli accoppiamenti danno un valore aggiunto alla moto.

Perché un telaio in pezzo unico e non scomposto, come sulle altre attuali Monster con motore raffreddato a liquido?
È una scelta principalmente stilistica: avremmo potuto fare quello che volevamo con il telaio, così come con il forcellone e con il motore. Abbiamo voluto telaio intero e raffreddamento ad aria per avvicinarci il più possibile allo stile della prima, iconica Monster.
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