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Nuovo Suzuki Burgman 400 2022: evoluzione controllata

Cambia poco l’efficace 400 giapponese: il nuovo Suzuki Burgman 400 guadagna l’Euro 5 e il traction control, oltre a una nuova colorazione. Invariata l’eccellente sospensione posteriore con leveraggio progressivo. Ecco le impressioni di guida, con i pregi e di difetti dello scooter

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Suzuki Burgman 400 2022

Nessuna rivoluzione per il rinnovato Burgman 400. Il model year 2022 è ora Euro 5 e adotta il controllo di trazione. Una nuova tinta grigio acciaio satinato arricchisce la scelta tra i colori, finora limitata al nero o al grigio canna di fucile. La sella vanta nuove cuciture blu, come blu Suzuki sono ora i cerchi, invece del precedente rosso. Il passaggio a Euro 5 è arrivato grazie all’adozione della testa riprogettata e con l’introduzione dell’accensione a doppia candela, denominata “Dual Spark Technology”. Inoltre, è stato adottato un nuovo catalizzatore. Il controllo di trazione, disinseribile, aumenta la sicurezza di marcia, coadiuvando l’ottimo impianto frenante, invariato. Tra le migliorie introdotte c’è il Suzuki Easy Start, che consente l’avviamento con un unico, veloce, tocco del tasto di accensione. Peraltro, rimane la chiave tradizionale, con serratura protetta da una lastra metallica. Non è stato adottato un sistema di smart key. Nessun cambiamento, come peraltro prevedibile, nello schema della sospensione posteriore con monoammortizzatore orizzontale con leveraggi progressivi, che lo rende lo scooter più confortevole della categoria. Non cambia neppure il quadro, composto da due strumenti circolari per tachimetro e giri e da un quadrante centrale con ora temperatura e livello del carburante. Di nuovo c’è la spia del traction control.

A fronte di un leggero calo della potenza (meno di 2 CV, ora sono 29,2), Suzuki dichiara un miglioramento nella velocità massima (da 133 km/h a 135). Queste variazioni nella guida quotidiana sono impercettibili. Non varia neppure il comportamento dinamico dello scooter, sempre sincero nelle reazioni, in particolare se non si forza eccessivamente l’andatura. Il monocilindrico di Hamamatsu dà il meglio di sé in città e nella guida suburbana, grazie a buone doti di stabilità e agilità, all’altezza ridotta della sella che consente un buon appoggio a tutti e all’ampio angolo di sterzo. Rimane ottimo il lavoro della trasmissione. Come sul modello precedente, il plexi – fisso e non troppo alto – non disturba in città, ma non ripara del tutto nella marcia autostradale, lasciando scoperto il casco, ma è disponibile uno schermo più alto di 7,5 cm opzionale.

Il prezzo di listino è di 8.249 euro c.i.m., ma con la promozione per il lancio l’assegno da staccare scende a 7.240 euro. In alternativa, è possibile un finanziamento con rate da 99 euro, con la prima a sei mesi dall’acquisto.

Il prezzo presente in questo articolo è da considerarsi con la formula "chiavi in mano", comprensiva di "messa in strada", che Motociclismo quantifica in 250 euro.

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Suzuki Burgman 400 2022

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