Durante il pranzo, Simone Romano mi mette in guardia: "Dopo Terranera inizia uno sterrato di 12 km che porta a Tione degli Abruzzi. Incontrerai una serie di paesi fantasma, cioè abbandonati, tutti chiamati Pagliare e qualcosa. Fermati a fotografarli, perché sono notevoli. Specie le loro fontane". Parto, faccio tutti e 12 i km, arrivo a Tione ma non vedo neanche una casa... La sterrata scorre dentro un bosco per tutto il tempo, con salite e discese poco ripide e tante curve. C'è un numero incredibile di una Transalp che perde aderenza e la recupera miracolosamente, ma io sono dietro, per non tamponarla inchiodo alla morte sulla ghiaia e l'ABS della BMW fa un lavoro egregio. Se lo avessi disattivato, probabilmente avrei centrato la Honda o mi sarei sdraiato.
In serata, guardando la mappa, capisco: i paesi erano tutti discosti dalla strada. Avrei dovuto prendere delle deviazioni per arrivarci. Peccato, mi piacciono i paesi fantasma. Si chiamano tutti Pagliare, in effetti, seguiti da: di Fagnano, di Fontecchio e di Tione.
Siamo comunque al giro di boa: riattraversiamo il fiume Aterno e puntiamo verso la costa adriatica, arrampicandoci di nuovo sul Monte Offerno. C'è un waypoint curioso, "VEGETAZIONE ALTA", che è stato messo per sbaglio oltre il paese di Succiano (AQ). Al briefing, Simone aveva spiegato che si tratta di una zona con cespugli molto alti, all'interno dei quali c'è un sentiero. In realtà questa cosa si trova prima, tra Santa Maria del Ponte e Succiano, al km 200.