di Marco Riccardi
Pechino (CINA) 11 giugno 2010 - Eicma China apre oggi a Pechino in un palazzo che unisce l’architettura della Cina tradizionale alla modernità di quella molto europea di oggi: si passa da una costruzione dai tetti a pagoda e dai soffitti a mosaico al vetro e acciaio di un hangar molto vicino a quelli di un Salone di Milano. Fuori una città non più affollata da migliaia di ciclisti ma occupata da tantissime automobili e pochissime moto. Nella Capitale cinese si può andare in moto - in altre 250 principali aree urbane le nostre due ruote sono proibite - sino alla terza delle cinque circonvallazioni che la avvolgono: nelle prime due entrano le auto e tanti mezzi elettrici. Per questo poche moto in giro e tantissime biciclette e scooter che non fanno rumore. È il regno della batteria al piombo e sono quasi trenta milioni le due ruote che le usano, mentre sono venticinque milioni di moto e scooter prodotti nel 2009. Una cifra per noi europei quasi inconcepibile, ma non sono un record: il miglior risultato di sempre è quello del 2008 quando erano un paio di milioni in più i pezzi sfornati dalle tantissime aziende di questo Paese da 1,3 miliardi di abitanti.
Ma ritorniamo al coperto degli stand di Eicma China, la rassegna nata in collaborazione con la società che organizza il Salone di Milano e la CCCM (China Chamber of Commerce for Motorcycle), e scopriamo che, oltre ai cinesi, ci sono anche gli italiani e un paio di giapponesi. Per il nostro Paese espongono Ducati, MV Agusta, Malaguti, Piaggio e poi Nolan, Caberg, Catene regina, Givi, Oxygen, Magneti Marelli, Motoinfinito, Luma, Univer, Ducati Energia. Per il Giappone Suzuki e Yamaha.
INAUGURAZIONE
Sontuoso schieramento di personalità per il taglio del nastro di inaugurazione, compreso concerto di banda regolamentare che intonava la marcia di Radetzky di Strauss. Tutti dentro – e gratis per il primo anno, ma c’erano pure i bagarini che vendevano le tessere speciali tipo stampa – per visitare i quattro padiglioni per un totale di 20.000 metri quadri. Ad inaugurare per le autorità cinesi il viceministro del Commercio Jiang Yaoping e per noi Corrado Capelli, presidente di Ancma.