Con la dicitura "LXP Orioli", il cui acronimo sta per sintetizzare Lucky Explorer, MV Agusta intende realizzare una versione commemorativa in onore al leggendario pilota Edi Orioli, vincitore di quattro Dakar. Due di queste, 1990 e nel 1994, sono state ottenute in sella alla Cagiva Elefant sponsorizzata dai tabacchi Lucky Strike, la cui grafica ha ispirato la MV Lucky Explorer 9.5. Possiamo qundi aspettarci una lucky 9.5 con grafice e sovrastrutture simili alle enduro di quei tempi.

Il documento NHTSA rivela anche una " LXP Premium", che riteniamo possa essere una versione premium con specifiche più elevate rispetto al modello standard.

Si tratta di un modello che con tutta probabilità andrà ad arricchire la famiglia delle Superveloce tre cilindri, che comprende: Superveloce 800, Superveloce Alpine e Superveloce Ago. È probabile che il nome "98 Edizione Limitata" si riferisca alla rinascita di MV Agusta con la superbike F4 originale, presentata 25 anni fa nel 1998, con livrea rossa e argento che contraddistinguerà questa nuova versione.

Presentata lo scorso anno in concomitanza con l’apertura di Eicma, la Superveloce 1000 Serie Oro eredita lo stile modern classic della Superveloce 800, con faro tondo, semimanubri e carenature laterali che ricordano quelle delle moto da corsa di un tempo, ma sfrutta la base meccanica e ciclistica della Brutale 1000, con motore da oltre 200 CV, e sfoggia un bel terminale di scarico a quattro uscite e alette aerodinamiche La Serie Oro sarà un modello in edizione limitata, e per questo molto costoso. Per renderla più fruibile e mantenerla in gamma, MV ha optato per realizzare le "R" e "S", più economiche e prodotte in serie.

L’animo retrò della Casa di Schiranna verrà esaltato e onorato con le 921 S e 921 GT, due modelli alimentati dal propulsore da 921 cc e avvolti da sovrastrutture che omaggiano la MV 750 S degli anni 70’.

Un concept della 921 S è stato mostrato lo scorso novembre, in occasione della presentazione della Superveloce 1000. La nuova versione GT comparsa nei documenti presentati all’NHTSA si rifarà con tutta probabilità alla 750 GT del 1972.