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Il motore CFMOTO di Morini è una copia Kawasaki?

Un lettore ci scrive in merito all'origine del motore bicilindrico parallelo da 649 cc equipaggiato sulla gamma 650 di Moto Morini. Ecco la risposta di CFMOTO, di Moto Morini e il nostro commento

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Caro direttore, sono un motociclista bolognese di 21 anni, grandissimo appassionato di moto e vostro lettore da quando ne avevo circa 16. Nel vostro numero di agosto 2022, leggendo delle nuove Moto Morini Seiemmezzo, non ho potuto fare a meno di notare che a pagina 93, alla vostra domanda su che origini avesse il propulsore di 649 cc, vi è stato risposto che è stato sviluppato con CFMOTO. Ora, sappiamo benissimo che il motore in oggetto è identico in tutto e per tutto (tranne che per la potenza massima) al conosciutissimo 650 di Kawasaki, che equipaggia Versys, Ninja e Z. Senza lasciare spazio ad interpretazioni, si tratta di una collaborazione tacita? O forse dobbiamo pensare che qualcuno abbia smontato un motore e lo abbia “ricalcato” in tutto e per tutto? Chiedo perché se così fosse forse la cosa corretta da fare sarebbe lasciare queste moto nei concessionari.

Romeo Pelagotti - Zola Predosa (BO)

CFMOTO: Abbiamo sviluppato questo motore molto tempo fa ispirandoci ai motori più diffusi in quegli anni, come ad esempio quello montato sulla ER6 che era molto popolare in quell’epoca. Da quella base di partenza CFMOTO ha sviluppato il motore utilizzando molte conoscenze interne per progettare una piattaforma con i propri componenti meccanici ed elettronici da montare nella gamma attuale. Il motore 650 è stato ampiamente modificato nel 700 cc per creare nuovamente una nuova piattaforma.

MOTO MORINI: Gentile lettore, il motore installato sulla nostra gamma di veicoli è assemblato da CF MOTO, come sempre dichiarato. È un progetto collaudato, già presente in passato su modelli Euro4, che nella sua attuale configurazione rispetta i requisiti Euro5. Tale traguardo è stato raggiunto a seguito di importanti investimenti e dispendiosi test. Non si tratta in buona sostanza di nessun copia/incolla quanto piuttosto il risultato di un importante lavoro di sviluppo. Sicuramente il propulsore iniziale ha tratto ispirazione, come accade in maniera del tutto naturale e logica, da quanto di meglio il mondo motociclistico offrisse a quei tempi, per essere poi affinato e rivisto in molti particolari che l’hanno reso ad oggi uno dei motori più affidabili e venduti nel mercato delle medie cilindrate in Europa.

MOTOCICLISMO: Il motore CFMoto 650 montato sulle Morini SCR e STR è uno dei diversi casi di “reverse engineering” che popolano il mondo della moto; è infatti uguale al motore 650 Kawasaki montato inizialmente sulla ER-6, nel 2005, poi adottato nel corso degli anni da Versys, Z e Ninja. Questa tecnica prevede che un motore venga smontato pezzo per pezzo per poi clonarne ogni componente. Un altro esempio a noi noto è il bicilindrico Honda 500 che equipaggia la famiglia CB, mentre un suo “sosia” siede incastonato nei telai delle Voge 500: anche qui alesaggio, corsa e cilindrata sono identici, oltre a tutto il resto. Ma il motore più clonato del mondo resta l’Honda monocilindrico 110 raffreddato ad aria del Super Cub, riprodotto da numerose aziende orientali anche in virtù della sua semplicità costruttiva. Ricordiamo che un motore e il suo clone non sempre hanno uguale rendimento: difficilmente le leghe metalliche utilizzate sono le stesse e non è detto che le tolleranze costruttive siano paragonabili, senza contare l’elettronica. Questo porta spesso a differenze nella rumorosità meccanica, nelle vibrazioni e nel rendimento del motore. Per stare a Kawa-Morini, nella potenza massima rilevata alla ruota c’è una differenza del 10% a favore della Kawasaki Z650, che sale al 14% nella coppia massima. Sul perché i costruttori non denuncino le copiature, una spiegazione potrebbe arrivare dalla normativa europea sui brevetti, che spiega che un motore termico tradizionale non può essere brevettato. Ma anche dalla possibilità che comunque vi siano dei taciti accordi. Quanto a non acquistare queste moto… È una scelta personale, come lo è la scelta di comprare italiano, europeo, americano, giapponese o cinese… Questione di gusti e di portafoglio. Inoltre, Moto Morini, controllata dal Zhongneng Vehicle Group, è pur sempre una Casa italiana, con dipendenti italiani e tasse pagate nel nostro Paese.

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