Ventiquattro giri di passione in uno dei circuiti più belli del Motomondiale e in cui si suda di più: l’asfalto ha poco grip e gli pneumatici faticano, con il posteriore che slitta e l’anteriore che “non frena”.
Tre, due, uno, Via! il GP di Montmeló prende il via con Aleix Espargaro che parte fortissimo insieme a Quartararo e Bagnaia… 500 metri e accade l’impensabile: Takaaki Nakagami su Honda centra diretto Alex Rins con la moto e poi di visiera - sì, di visiera - il pneumatico posteriore della Ducati di Francesco Bagnaia. Che sfortuna per il pilota piemontese, era partito benissimo.
Primo giro, Quartararo è avanti a tutti e spinge da matti per creare quel distacco dai due inseguitori (A. Espargaro e un ritrovato Jorge Martin) per poi poter gestire con tranquillità le gomme da metà in poi.
Terzo giro e Martin passa al secondo posto, terzo A. Espargaro, a distanza Johann Zarco e poi tutto il serpentone capitanato da Joan Mir, Pol Espargaro, Luca Marini, Maverick Vinales, Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio, Brad Binder, Miguel Oliveira, Darryn Binder, Marco Bezzecchi, Remy Gardner, Alex Marquez, Jack Miller, Raul Fernandez.
Siamo ancora a 20 giri dalla fine, Bastianini guadagna la settima posizione su Vinales, mentre più avanti Marini morde gli scarichi della Suzuki di Mir che a fatica lo tiene a bada.
La gara ora è in una fase di stallo, Quartararo martella tempi fotocopia sul 1.40,3/1.40,4, mettendo 2.2 secondi tra sé e il duo Martin-Espargaro che, a loro volta, danno 1.2 secondi a Zarco.
Nonostante il suo problema al braccio destro, Jorge Martin sta guidando bene ma le immagini lasciano trapelare la tranquillità di A. Espargaro che lo controlla - e studia - a distanza. Dietro, invece, Bastianini (quasi alla fine del 7° giro) e poche curve dopo Di Giannantonio (8° giri), cadono per chiusura di avantreno, lasciando il team Gresini senza piloti.
Ed ecco che qualcosa si muove. A -15 giri dalla fine, A. Espargaro supera Martin sul rettilineo del traguardo e si lancia alla rincorsa di un costante e veloce Quartararo ma senza troppo successo: l’Aprilia non ha - per ora - il ritmo per distanziare la Ducati dello spagnolo, mentre un sornione Zarco si è avvicinato ai due, sfruttando al meglio la sua gomma posteriore “dura” che a metà gara dimostra di regaralre qualcosa in più rispetto alle “medie” di chi gli sta davanti.
Se il circuito di Catalunia e del Mugello si assomigliano nel disegno delle curve, per nulla simile è l’andamento della gara, con il GP spagnolo che manca di mordente: al di là delle cadute che hanno un po’ infiammato lo spettacolo, per il resto sta accadendo poco, con le posizioni che giro dopo giro restano piuttosto congelate.
A -9 giri dal termine ci pensa Martin a dare una “svegliata” alla gara: rettilineo del traguardo, staccatona e l’Aprilia di A. Espargaro torna al terzo posto senza alcuna reazione del pilota spagnolo, consapevole di non poter dare di più del pilota ducatista.
Quartararo, intanto, porta il distacco dal terzetto degli inseguitori a quasi 5 secondi. Il podio non è comunque deciso: la Ducati di Zarco ormai è incollata all’Aprilia di A. Espargaro, che continua a registrare gli stessi tempi della Ducati di Martin che lo precede.
E dietro? Mir, Marini e Vinales sono ormai a 3.4 secondo dai primi quattro e nemmeno tanto vicini tra loro per far pensare a una possibile variazione di posti.
Mancano ormai 4 giri e Aleix dimostra di aver qualcosa in più di Martin - o almeno è quello che crede - passandolo con una staccatona alla prima curva dopo il traguardo e nell’arco di un giro il tempo gli dà ragione: Aprilia prova a scappare per dalle due Ducati.
Ultimo giro, Quartararo è a 6.2 secondi e… incredibile, A. Espargaro chiude il gas e saluta il pubblico… senza accorgersi che manca ancora un giro alla fine! Termina sesto, dietro alla Suzuki di Mir, regalando il podio alle Ducati di Martin e Zarco.
Questo a conferma che dietro a ogni GP, anche quello che appare più scontato, l’insidia dell’errore e dell’imprevisto è lì dietro l’angolo pronta a sparigliare le carte.
E da Barcellona è tutto. Il prossimo appuntamento si terrà sul circuito del Sachsenring il 19 giugno per il GP di Germania.