La parentela con la “vecchia” 3 ½ non si ferma però all’estetica: il bicilindrico a V di 87° di 1.187 cc “Bialbero CorsaCorta” della Milano è stato firmato infatti da Franco Lambertini, lo stesso progettista che ha realizzato il bicilindrico a V di 344 cc dell’antenata. In questa configurazione il propulsore è in grado di erogare una potenza massima di 110 CV. Il motore canta attraverso un inedito impianto di scarico: i collettori, prima di raggiungere il doppio terminale in alluminio sovrapposto, compiono alcune “evoluzioni” che vanno quasi ad abbracciare il motore. Una soluzione questa arrivata dal
reparto One-Off di Moto Morini (quello che si occupa delle special).
La ciclistica della nuova Milano si basa sul già noto telaio a traliccio in acciaio, ma modificato per offrire una migliore feeling di guida anche ai motociclisti meno esperti. A traliccio anche il nuovo forcellone, che lascia ben in vista la ruota posteriore in alluminio forgiato. La componentistica è di prim’ordine: forcella a steli rovesciati con piedini ricavati dal pieno completamente regolabile, con steli dotati di rivestimento DLC (Diamond like carbon), un trattamento a base di carbonio che ne aumenta la scorrevolezza, oltre a donare un look più aggressivo. Progettato su specifiche Moto Morini anche il monoammortizzatore posteriore, anch’esso completamente regolabile. L’impianto frenante è realizzato da Brembo e può contare all’anteriore su una pompa semi-radiale e pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini che mordono i due dischi flottanti da 320 mm; al posteriore pinza a due pistoncini con disco da 220 mm dal disegno specifico. Il tutto assistito dall’ABS Bosch 9.1 MP a due vie, disinseribile tramite un pulsante a manubrio. I cerchi sono da 17” in alluminio forgiato e sono gommati Pirelli Angel GT.
Al momento la Casa non ha ancora comunicato il prezzo della moto e nemmeno la data di arrivo sul mercato.