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Si è spento Romualdo “Aldo” Consonni

Pilota della motoregolarità negli anni ’50, ’60 e inizio ’70 prese parte anche a diverse "Sei Giorni" quale componente della Squadra Nazionale. Romualdo “Aldo” Consonni ci ha lasciati all'età di 85 anni

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1971-09-20 e 25 - 46° 6 Giorni - Isola di Man (GB): Romualdo "Aldo" Consonni su Ducati 450.

Ci ha lasciati Romualdo “Aldo” Consonni, pilota della motoregolarità negli anni ’50, ’60 e inizio ’70, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. A darne notizia è Enzo Paris, della Scuderia Fulvio Norelli.

Nato a Ponte Nossa (BG) il 27 dicembre 1934, Aldo inizia l’attività agonistica nel 1953 conseguendo il “Brevetto Audax” con il Moto Club Bergamo, sodalizio al quale rimane fedele durante il corso della carriera. Dal 1965 partecipa alle annuali edizioni della Valli Bergamasche in sella alla BSA 350 c.c. che, grazie al suo fisico prestante, riesce a domare con maestria lungo gli impervi sentieri orobici. Nel 1968 si laurea Campione Italiano motoregolarità. Nel 1969 si classifica 5° nella classe 500 c.c. al Campionato Europeo.

Viene selezionato quale componente della Squadra Nazionale e partecipa alle Sei Giorni del 1968 a San Pellegrino Terme su Morini 175, del 1969 a Garmisch-Partenkirchen in Germania su Morini 175, del 1971 all’Isola di Man (GB) su Ducati 450 e del 1974 a Camerino su Gilera.

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1970-06-28 e 29 - 22° Valli Bergamasche - Lovere: Romualdo "Aldo" Consonni su MZ 350.

Una volta ritiratosi dalle competizioni rimane comunque nell’ambiente della motoregolarità prestando il suo prezioso operato come tracciatore di percorsi, vice direttore di gara alla Valli Bergamasche e alla Sei Giorni di San Pellegrino Terme del 1986.

Nel 1977 la Scuderia Fulvio Norelli gli assegna l’”Oscar Norelli”, prestigioso riconoscimento istituito proprio quell’anno, con la seguente motivazione: “Romualdo Consonni si può considerare il rappresentante della Motoregolarità bergamasca che, dagli anni ’50 ad oggi, ha fatto scuola in casa e all’estero conquistando allori prestigiosi nelle competizioni più impegnative come la Valli Bergamaschee la Sei Giorni Internazionale. Esempio per i colleghi e per i giovani che si accostano a questo magnifico sport che è la Motoregolarità».

Dalla Redazione di Motociclismo le più sentite condoglianze alla famiglia, ai parenti e agli amici di Romualdo.

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