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05 April 2013

Monza: nuovo tunnel ma ancora code. L’Anas spiega perché

Inaugurato il nuovo tunnel che avrebbe dovuto risolvere gli annosi problemi di traffico sulla SS36 nella zona del quartiere San Fruttuoso. Ma non è cambiato nulla: auto sempre in coda negli orari critici. Anas: “tra 20 giorni tutto a posto”

Monza: nuovo tunnel ma ancora code. l’anas spiega perché

 

Dopo anni di lavori e disagi, dopo 330 milioni di euro spesi e due anni di ritardo, finalmente è stato aperto ed è entrato in funzione il nuovo tunnel sulla statale 36 che, a Monza, quartiere San Fruttuoso, ha il compito di snellire il traffico ed eliminare qualsiasi “intoppo” nel collegamento tra il passo dello Spluga e Milano. Il tunnel, uno dei più lunghi tunnel urbani italiani, misura quasi 2 km ed è costato lui da solo 75 milioni di euro, ma almeno è realizzato a regola d’arte: tre corsie per senso di marcia, 13 piazzole di sosta, illuminazione e ventilazione…  Ogni giorno dovrebbe assorbire circa 100 mila veicoli fra camion, auto e moto. Intanto la parte in superficie dovrà essere riqualificata totalmente, creando un grande parco urbano di 4 ettari con una strada di quartiere, piste ciclabili e aree giochi (teoricamente tutto compreso nei 330 milioni…).


MA ALLA PROVA DEI FATTI…

Tutto bello, finalmente una “buona azione” dalle amministrazioni. Certo, peccato che la mattina del primo giorno di funzionamento gli automobilisti, negli orari critici tra le 6,30 e le 10 soprattutto, si siano trovati imbottigliati sotto al nuovo tunnel in direzione Milano (verso Lecco nessun problema), in coda come se niente fosse successo in questi 5 anni di lavori. La causa è la presenza del cantiere in superficie e del conseguente restringimento all’uscita del tunnel, nonché di un semaforo pedonale a chiamata e di incidenti. Automobilisti inviperiti, ovviamente, anche perché la ricezione dei programmi radio sotto il tunnel è incerta e l’impianto di aerazione non in funzione

 

ANCORA 20 GIORNI DI PURGATORIO

Spiegazioni e rassicurazioni arrivano però dall’Anas, che nella giornata del 4 aprile (data dell’apertura del tunnel) rilascia un comunicato ufficiale che dice: “L`Anas comunica che questa mattina, a seguito dell`apertura della carreggiata nord, in direzione Lecco, la galleria di Monza sulla strada statale 36 è entrata pienamente in esercizio. In direzione Milano nella giornata odierna si sono verificati rallentamenti e code a partire da Lissone, che hanno interessato anche il tratto della nuova galleria. I disagi sono stati causati soprattutto dal semaforo pedonale che rimane provvisoriamente in funzione nei pressi dell`uscita dal tunnel e dal restringimento della carreggiata sud in corrispondenza dell`area esterna, dove permane il cantiere di realizzazione della strada statale 36. La situazione del traffico è risultata aggravata a causa della concomitanza di alcuni incidenti stradali verificatisi sia sull`autostrada A4, in direzione Torino e sia lungo la provinciale 5, nel tratto di Cinisello Balsamo (all`altezza del centro commerciale), che hanno indotto numerosi automobilisti a utilizzare la nuova galleria aperta da ieri. L`Anas nel ribadire che l`apertura al traffico del tunnel di Monza non coincide con la fine dei lavori di realizzazione della connessione stradale della statale 36 con il sistema autostradale di Milano, comunica che entro 20 giorni verrà rimosso il cantiere esterno che consentirà la circolazione su tre corsie anche all`uscita della galleria”.

 

Certo, forse si poteva gestire meglio l’inizio dell’attività, perché così non si fa altro che esporsi alle ovvie invettive degli automobilisti che, dopo 5 anni, non sono disposti ad attendere un giorno di più. E invece (se tutto va bene) dovranno attenderne altri 20.

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