Inizia bene la gara per la prima fila che mantiene le posizioni dopo la prima staccata, ma McPhee alla curva 3 si porta davanti a tutti sfruttando al meglio la scia. Bene Bastianini, che si ritrova nel gruppo di testa insieme a Di Giannantonio e Migno. Nel giro Bendsneyder porta la KTM davanti a tutti nel GP d’Austria.
Al 5° giro Jorge Martin entra in bagarre con Bendsneyder per conquistare la testa della corsa, ma nel giro successivo Mir completa la rimonta: dalla 10
a piazza si porta al 1° posto. Il leader del Mondiale riesce ad aumentare gradualmente il suo vantaggio, mentre l’esordiente Masia (sostituto di Darryn Binder) stacca il giro veloce della gara e si porta addirittura al 2° posto. Ad 8 giri dalla fine c’è un brutto incidente alla prima curva: Bo Bendsneyder tarda troppo la frenata e centra in pieno John McPhee; fortunatamente entrambi i piloti sono OK.
All’inizio del 18° giro Andrea Migno cade mentre occupa la 2
a piazza, nel mentre Joan Mir porta a 4,5 secondi il suo vantaggio sugli inseguitori, distacco che gli permette di gestire al meglio la corsa e portarsi a casa la settima vittoria stagionale:
eguaglia così il record di vittorie in una stagione ottenute da Brad Binder lo scorso. Una gara eccezionale da parte del numero 36 spagnolo, che ora può contare su oltre 60 punti di vantaggio nei confronti di un Romano Fenati non brillante in questo suo esordio al Red Bull Ring: appena 13°. Trova il suo primo podio stagionale il tedesco Phillip Öttl (2°), mentre un fenomenale Jorge Martin brucia sul traguardo Livio Loi per il gradino più basso del podio. 5° posto per Aron Canet, seguito dal migliore degli italiani: Fabio Di Giannantonio (6°). Rodrigo (7°) e Norrodin (8°) precedono uno stellare Masia che sbaglia una staccata nelle ultime tornate della corsa, e chiude 9° davanti ad Enea Bastianini. 11° Bulega, 17° Arbolino, 19° Pagliani, 21° Migno, out invece Antonelli, Bezzecchi e Dalla Porta.
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