Immatricolato di dicembre in aumento del 13,4%. nel 2009 venduto il - 4,2% rispetto al 2008
Milano 4 gennaio 2010 –
Si è concluso con 12.712 veicoli venduti e un rialzo pari al 13,4% delle
immatricolazioni il mese di dicembre, l’ultimo periodo del 2009 in cui
si poteva usufruire degli ecoincentivi governativi. A far segnare
l’incremento
hanno contribuito gli scooter, raggiungendo il dato record di 9.688 vendite,
in aumento del 50,1%, e contrapponendosi alla non rosea situazione del
segmento moto, che non ha superato i 3.024 pezzi ed è risultato in calo
del 36,4%. I ciclomotori registrati sono stati 4.350, in crescita del 7,6%
rispetto a dicembre del 2008. Il dato annuale di 404.767 veicoli immatricolati
(solo il +0,3%) rivela un volume nel complesso allineato con quello di
fine 2008. Sono, però, cambiate nettamente le preferenze degli utenti delle
due ruote motorizzate, che hanno sfruttato il contributo governativo
principalmente
per l’acquisto degli scooter, facendo registrare volumi per il segmento
superiori a quelli sia del 2008, sia del 2007. Gli scooter venduti nel
2009 sono stati 295.422, il 10,8% in più del 2008, e hanno rappresentato
il 73% del totale immatricolato. Le moto immatricolate sono state solo
109.345, in ribasso del 20,2% rispetto all’anno precedente: secondo la
Confindustria ANCMA è una quota di mercato che significa una retrocessione
ai volumi di dieci anni fa. In forte crisi anche i cinquantini: 99.761
pezzi venduti, per un valore del 18,9% in meno rispetto ad un anno prima.
Complessivamente il totale 2
ruote a motore (somma delle vendite di veicoli superiori ai 50cc più i
“cinquantini”) si ferma a 504.528 veicoli: -4,2% rispetto al
2008.
Ha detto il presidente di Confindustria Ancma Corrado Capelli: “Risulta
evidente che senza le misure di sostegno alla domanda il mercato sarebbe
stato in forte sofferenza per questo motivo abbiamo la necessità di ripartire
al più presto con una campagna incentivi 2010, modulata attraverso una
percentuale sui listini che valorizzi anche i veicoli che presentano maggiori
contenuti, nella direzione di una maggior sicurezza e rispetto
dell’ambiente.
Per mantenere la struttura produttiva è indispensabile non far mancare
il supporto alla categoria delle 2 ruote a motore. Sono ancora troppi i
veicoli obsoleti, EURO zero ed EURO 1, che costituiscono il 60% del parco
circolante e solo un contributo concreto all’acquisto può accelerare il
ricambio. Non vanno trascurate neppure le iniziative per facilitare
l’acquisto
degli strumenti di protezione come il casco e il paraschiena, omologati
secondo le direttive europee, che proponiamo da tempo per la loro importanza
tesa ad aumentare la sicurezza degli utenti”.
Analizzando il mercato rispetto alle cilindrate, nel 2009, per il segmento
scooter sono risultati in forte rialzo i 125 cc: ne sono stati venduti
102.813 (+28,7%) e sono tra i due ruote preferiti dagli acquirenti per
il fatto che si possono guidare con la patente B e hanno costi di gestione
molto bassi. Sono andati molto bene anche i 150-200cc con 70.447 pezzi
(+28%). Seguono le cilindrate medio alte da 300 fino a 500cc, fascia in
cui si sono registrate 92.620 vendite. In forte ribasso (-47,6%) i 250
cc, che hanno totalizzato 27.346 unità. Sono andati malissimo gli hyperscooter
oltre i 500 cc: 2.196 veicoli (-50,1%) e una quota dello 0,7% sul totale
scooter.
Per quanto riguarda il segmento moto, hanno risentito principalmente della
crisi le cilindrate intermedie: per i 600 cc si parla del -26,5% e fino
a 750 cc del 23,3%. Si sono, invece, difese bene le cilindrate oltre i
750 cc, fino a 1000 cc, che hanno perso solo il 14,9% e le maxi, oltre
i 1000 cc, per cui il calo è stato del 19,7%.
Valutando il segmento moto dal punto di vista dei modelli, il crollo delle
vendite ha toccato maggiormente le supersportive con il -35,3%, seguite
dalle enduro stradali, in perdita del 23,4%. Sono, invece, andate meglio
le naked, con il -12,8%, che sono state il 41% del totale moto. È aumentata
la quota di mercato delle custom, i cui volumi di vendita sono però risultati
inferiori del 12,7% rispetto al 2008. Lo stesso vale per le supermotard,
maggiormente presenti nel parco circolante, ma in calo del 15% in confronto
ad un anno prima.