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17 June 2013

Harley-Davidson: un viaggio nella storia per festeggiare i 110 anni

I più grandi festeggiamenti fuori dagli Stati Uniti: così sono definite le celebrazioni per il 110° anniversario del Marchio di Milwaukee a Roma. E c’è da crederci. Il racconto e la gallery del nostro viaggio e della festa

Harley-davidson: un viaggio nella storia per festeggiare i 110 anni

di Nicolò Codognola

 

La Città Eterna, al nostro arrivo, venerdì 14 giugno, è praticamente paralizzata. Un po’ per lo sciopero dei mezzi pubblici, un po’ per il solito caos del traffico romano, ma soprattutto per le decine di migliaia di Harley che si muovono in continuazione tra il centro, il Foro Italico (dove è allestito il village dedicato alle special) e il porto di Ostia (dove invece si concentra il grosso dei festeggiamenti). Si festeggia il 110° Anniversario della nascita di Harley-Davidson: cliccate qui per tutte le iniziative celebrative e per un bel video.

Alla conferenza stampa, organizzata allo Stadio Olimpico, interviene tutto il management Harley-Davidson, compreso Willie G. Davidson, icona e portavoce del Marchio in tutto il mondo. Ma interviene anche il senatore Mauro Cutrufo, che spiega con quale entusiasmo sia stata accolta la proposta –espressa oltre un anno fa- di celebrare questo anniversario nella capitale. “Anche perché – aggiunge – Roma è la città dei motociclisti. Infatti, con un parco circolante di oltre 500.000 due ruote, nel mondo è seconda solo a Nuova Dehli”. E va bene, ma poi si vieta l’accesso alle zone del centro storico e di Trastevere dal 13 al 16 giugno dalle 21 alle 3 di notte per moto di oltre 800 cc. Che in pratica vuol dire che i motociclisti che guidano le Harley-Davidson (esistono altri Marchi, ovviamente, ma guarda caso l’ordinanza è concomitante coi giorni del mega raduno…) è meglio che la sera vadano a piedi.

 

ON THE ROAD

Ma il raduno è solo la parte più “normale” di questo evento, che vi racconteremo sulle pagine di Motociclismo di luglio. Uno degli aspetti più coinvolgenti è, almeno per noi che abbiamo raggiunto Roma in moto, il viaggio. Un attraversamento dello Stivale in due tappe, scegliendo le strade più suggestive e riscoprendo angoli poco conosciuti del nostro Bel Paese. Proprio come hanno deciso di fare moltissimi Harleysti provenienti da tutta Europa. Una sorta di biblico pellegrinaggio di un’epoca ancestrale. Abbiamo percorso le strade imperiali Cassia e Aurelia, calcato il tracciato (in alcuni tratti) della antica via Francigena, riscoprendoci cavalieri su destrieri di metallo. Un’immagine banale in qualunque altro contesto, ma non in questo.

 

CHE NOIA L’AUTOSTRADA

Diretti a Roma, da Milano, ci “beviamo” rapidi 300 km di autostrada fino a Firenze. Ma da lì il nostro percorso si snoda sulle sinuose strade interne dello Stivale, adagiate tra le colline del Chianti e del Senese, disegnate tra i declivi della Tuscia e sul bordo del mare Tirreno. E scopriamo che sono in molti, come noi, ad aver scelto l’opzione delle strade statali e provinciali, meno noiose e affaticanti – a bordo di una custom – dell’autostrada. Con il motore di una nuovissima Softail Breakout che gira tranquillo tra i 1.500 e i 2.500 giri (cliccate qui per il nostro test), ci godiamo il paesaggio e facciamo incontri meravigliosi. Con Emma, figlia di un appassionato harleysta inglese che, pur di assistere alle celebrazioni con la propria famiglia, ha rinunciato a venire da solo in moto e si è caricato moglie e figlie in auto da Brighton fino a Roma. Con Bruno, benzinaio di Buonconvento (Siena) che sorride a questa inattesa orda di motociclisti perché da tre giorni gli affari vanno benissimo. Con Pavel e sua moglie, incontrati vicino al lago di Bolsena (Viterbo) e arrivati in moto da una Praga martoriata dall’alluvione, per cui il viaggio a Roma è solo un pretesto per godersi il caldo sole e i paesaggi mozzafiato del nostro Paese.

 

PRONTI PER FRANCESCO

Sabato mattina, dopo due giorni così pieni da non avere neppure il tempo per estrarre il pc dalla borsa e aggiornare il nostro viaggio, ci allineiamo al Porto di Ostia alle 6.30 del mattino insieme a migliaia di altri biker per la grande sfilata fino in centro a Roma. E domani mattina, noi e le nostre moto,  riceveremo la benedizione da papa Francesco. Ma vi racconteremo tutto al nostro rientro…

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