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Harley-Davidson Breakout: custom dragster stradale

Abbiamo provato la nuova Harley-Davidson nei dintorni di Marsiglia: se non fosse per le pedane così avanzate, sembrerebbe di essere a bordo di un dragster. Manubrio distante e dritto, sella rasoterra e un motorone esagerato

Harley-davidson breakout: custom dragster stradale

Una delle novità che la Harley-Davidson ha presentato per il 2013 è la Softail Breakout (ne abbiamo parlato qui), una delle moto con cui la Casa di Milwaukee intende celebrare degnamente i propri 110 anni, compiuti proprio nel 2013 (qui le iniziative per i festeggiamenti). Ora è venuto il momento di provarla, e l’abbiamo fatto in Francia nei dintorni di Marsiglia. Se non fosse per le pedane così avanzate, in sella alla Breakout sembrerebbe di essere a bordo di un dragster. Manubrio distante e dritto, sella rasoterra e un motorone esagerato. Nel misto veloce dell’entroterra fino al circuito Paul Ricard abbiamo ricavato buone sensazioni di guida, pur soffrendo un po’ su alcuni degli stretti tornanti che portano alla panoramica Route de Crete.

 

POSSENTE E GENTILE

Ma partiamo dal motore. Il big twin di 1.690 cc che ormai equipaggia quasi tutta la gamma Softail ha una spinta vigorosa e una buona elasticità. Si possono tirare le marce per sentirne il rombo possente, oppure viaggiare a 130 km/h come sul velluto, senza quasi avvertire vibrazioni e col contagiri (digitale) fisso a 2.800 giri. E poi c’è la frizione, molto ben modulabile, ma non necessaria per uscire dalle curve più strette con un filo di gas: già da 1.500 giri basta ruotare la manopola per ricevere una spinta costante e priva di scossoni, accompagnata dal piacevole stantuffare del motore, attutito dal sistema di montaggio elastico al telaio. 

 

MEGLIO SUI CURVONI

La Breakout non ha alcun problema a scaricare a terra i 130 Nm di coppia: dietro una maxi gomma da 240/40 offre sempre la massima aderenza. Davanti troviamo invece un largo 130/60, montato su un cerchio da 21”. Se poi ci aggiungiamo una inclinazione del cannotto di sterzo di 35° e un interasse di 1.710 mm è facile comprendere che nel misto stretto la Breakout non sia certo un’anguilla… Tanto veloce e precisa quando la strada disegna curvoni ad ampio raggio, tanto impacciata ed affaticante quando si affrontano tornanti da prima. Per fortuna il baricentro è bassissimo e la sella a due palmi dal suolo consente di poggiare i piedi a terra con facilità. 

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