Linea pulita ed
estremamente professionale
per la
Gori Regolarità Competizione.
L’interasse ridotto e
l’inclinazione del cannotto di sterzo di 31° assicurano una
notevole
facilità di guida.
La posizione di guida con il
manubrio largo e rivolto
all’indietro
non affatica le braccia nella marcia in piedi sulle pedane. Notare il
vano
portaoggetti ricavato nel serbatoio ed il ridotto ingombro del
silenziatore
di scarico facilmente smontabile per la sostituzione dei diaframmi di lana
di vetro. I
parafanghi in plastica sono Nava Master al posteriore
e Nava Professional all’anteriore.

Il
telaio monoculla in tubi d’acciaio pesa 12 kg, forcellone compreso.
Nella parte centrale sdoppiata è inserita la cassetta
d’aspirazione con
filtro dell’aria in spugna sintetica. Gli ammortizzatori a gas
sono dei Ceriani da 340 mm. Il
forcellone, rinforzato con riporti in
lamiera superiormente ed inferiormente, presenta un secondo punto di
ancoraggio per montare gli ammortizzatori più inclinati (e da 385 mm) per
un uso più crossistico. Sotto, fedele per le sue moto al
Sachs 7
marce,
Giancarlo Gori provvedeva personalmente alla sua
elaborazione senza
stravolgerne le caratteristiche.

L’
officina
meccanica di riparazione e preparazione moto Gori nasce
a Firenze
negli anni Sessanta. Inizialmente si costruisce una solida fama fra
gli appassionati con un’abile ricetta per elaborare le Vespa. Poi come
la rivale Ancillotti (anche lei nata come officina di preparazioni) decide
di dedicarsi al
fuoristrada. Si inizia negli anni Sessanta con un
modello da Cross di 60 cc realizzato in collaborazione con
un’azienda
che produceva ciclomotori, la
Bimm. Poi nel
1970 Giancarlo
Gori decide di fare il grande salto realizzando una
piccola serie di
125 da Cross con motore
Sachs.

Nel
1972 vede finalmente la luce la 125 GS destinata alla Regolarità.
Ovviamente
il propulsore è un Sachs.
Ben rifinita e curata, la moto si rivela
subito competitiva anche perché il preparatore toscano sa come
“tirar
fuori i cavalli”. La svolta, almeno nella Regolarità, avviene nel
1975
quando la Casa ingaggia
Fausto Oldrati. Il legame tra il
pilota-preparatore
e la Gori si rafforza al punto che lo stesso Fausto diverrà anche il
concessionario
della Casa per la Lombardia ed offrirà, negli anni successivi,
kit di
potenziamento per migliorare ulteriormente le motociclette fiorentine.
Anche
il legame fra la Gori e le competizioni
è fortissimo. Senza queste ultime la piccola ed artigianale Casa
fiorentina
non esisterebbe. La
metà degli anni Settanta rappresentano il
periodo
d’oro per la Gori che, al contrario di molti altri costruttori italiani,
rimane fedele alla Sachs anche quando la Casa tedesca presenta il
rinnovato motore a 7 marce. Malgrado qualche problema riscontrato
all’inizio
(leggasi grippature) che aveva scoraggiato ed indirizzato su altre strade
molti costruttori, la Gori li adotta per la propria gamma alta. Non prima
di averci però “messo il naso” per spremerli ulteriormente.
Le vittorie
arrivano, grazie anche alla
ciclistica indovinata e a componenti
d’eccellenza.
Ne ricordiamo una sola: la Medaglia d’oro alla Sei Giorni del 1976 con
Fausto Oldrati.
Caratteristiche tecniche
Riferiti alla versione del 1976
Motore: monocilindrico due tempi raffreddato
ad aria, testa e cilindro in lega leggera, canna in ghisa,
alesaggio per corsa 54x54 mm.
Cilindrata totale 123,6 cc.
Rapporto di compressione 11,3:1.
Potenza 24 CV a 9.800 giri (22 CV a 9.200
giri).
Accensione: elettronica Motoplat.
Alimentazione: carburatore Bing 84/32/1001,
diametro diffusore 32 mm. Miscela al 3%, capacità serbatoio 8 litri di
cui 1,5 di riserva.
Frizione: a dischi multipli in bagno d’olio.
Cambio: in blocco a sei rapporti, con innesti
frontali.
Telaio: doppia culla continua in tubi d’acciaio.
Sospensioni: anteriore forcella Ceriani
ø 35 mm; posteriore forcellone oscillante con due ammortizzatori Ceriani.
Freni: a tamburo Grimeca conici in lega
leggera; anteriore e posteriore 140 mm.
Ruote: ruote a raggi con cerchi Akront.
Anteriore ø 21”, posteriore 18”.
Pneumatici: anteriore 3.00-21; posteriore
4.00-18.
Dimensioni (in mm) e peso:
lunghezza 2.200,
interasse 1.440,
larghezza manubrio 860,
altezza massima 1.170,
altezza sella 940,
altezza pedane 330.
Peso a vuoto 98 kg.
Prezzo: 1.390.800 lire.
Note: Provata da
Motociclismo fascicolo
12/1976.
Dati rilevati:
Velocità max 110,090 km/h.
Accelerazione 0-400 metri in 17,058 secondi.
Peso a vuoto 105 kg.