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22 June 2017

Essenza, una Ducati Scrambler elegante e feroce

Ducati Scrambler special: Essenza by South Garage è la vincitrice del nostro Concorso di Eleganza al Motor Bike Expo 2017. Siamo saliti in sella a questa moto, che ci ha colpito in quanto svelta, aggressiva e scattante
1/19 Ducati Scrambler special "Essenza" by South Garage

La vincitrice del nostro Concorso di Eleganza al MBE 2017

In occasione del Motor Bike Expo 2017 vi avevamo presentato “Essenza”, la special su base Ducati Scrambler realizzata da South Garage (qui le foto). Chi ci segue con più attenzione saprà che questa moto ha vinto il nostro Concorso di Eleganza al MBE 2017 come “best in show”, eletta da una giuria composta dal critico d'arte Vittorio Sgarbi e dai designer Nori Harada (Vice President Design Zagato) e Rodolfo Frascoli. Nei mesi successivi poi, il nostro Nicolò Codognola ha avuto l’occasione di mettersi in sella a questa special (qui le foto del test) e di scambiare due chiacchere con i customizzatori milanesi.

“Essenza”: il nome della moto deriva dalla volontà di South Garage di trasmettere un concetto a loro molto caro: stravolgere senza sconvolgere, allo scopo di valorizzare i connotati intrinseci della moto. L’estetica di questa special si sviluppa sulla proiezione delle linee originali della Scrambler, senza interventi invasivi su telaio e ciclistica. A caratterizzare questa special troviamo una semicarenatura squadrata avvolgente anteriore, un impianto di scarico artigianale, con doppio terminale conico, una sella in pelle con cuciture a vista e un piccolo codino appuntito, in vero stile café racer. Completano il tutto manopole in pelle dello stesso colore della sella, fari a LED e numerose cromature (carena, serbatoio, cupolino, motore, cerchi…).

Ora la parola passa a Nicolò Codognola, che ci racconta come va la moto.
Ducati Scrambler special "Essenza" by South Garage

Una sola parola: svelta!

In movimento, questa special ci anticipa le sensazioni della Scrambler Café Racer (ndr: questo test è stato pubblicato prima della prova della "Scrambler sportiva", presentata ad aprile 2017: qui le impressioni di guida). La sella monoposto mantiene alta la seduta, mentre i mezzi manubri (regolabili in dieci posizioni) caricano i polsi e ci fanno "sentire" meglio l'avantreno. Il motore invece si fa sentire in altra maniera: attraverso lo scarico artigianale (che, ci dicono, garantisce anche qualche CV in più), il bicilindrico bolognese suona corposo e ci sembra persino più elastico. È svelta, Essenza: perde un po' di sterzo in manovra, con il fondocorsa ridotto per via degli ingombri del cupolino, ma risponde più precisa alla guida, carica sull'anteriore e pronta al comando del gas. Una creatura elegante e feroce che fa venire voglia di correre, magari di notte, squarciando il buio con i suoi fari a LED e lasciando negli occhi dei passanti solo un riflesso metallico, il flash di una linea disegnata dal vento e impressa nella materia.
In movimento, "Essenza" by South Garage ci anticipa le sensazioni della Scrambler Café Racer. La sella monoposto mantiene alta la seduta, mentre i mezzi manubri (regolabili in dieci posizioni differenti) caricano i polsi e ci fanno "sentire" meglio l'avantreno

“Sarà un figo solo chi avrà una special ben fatta”

Ecco la nostra intervista a Giuseppe Carucci - CEO e fondatore di South Garage:

Ti aspettavi la vittoria al concorso di eleganza di Motociclismo?
"In fondo sapevo di meritarlo, ma non pensavo affatto di vincere! Il perché deriva dal fatto che avevo sottovalutato il contest. Per la prima volta si è votato su un concetto stilistico basato su uno sforzo creativo, sull'equilibrio delle linee e sull'armonia delle finiture, considerando l'eleganza come la capacità di rincorrere la semplicità attraverso criteri costruttivi estremamente sofisticati. Tutto questo a prescindere dal nome del costruttore, dal tipo di moto e dai riconoscimenti che la stessa moto possa aver avuto in contesti in cui i criteri di valutazione erano altri. Proprio in virtù di queste considerazioni considero l'iniziativa un qualcosa di estremamente nuovo sulla scena custom. Da ripetere".

Raccontaci di te: quando nasce South Garage?
"Nel 2008 a Caggiano (SA), come associazione di appassionati di cultura custom su moto italiane, specialmente Ducati".

E come arriva a Milano?
"Ero a Milano per un master universitario; frequentavo l'ambiente motociclistico lombardo e approdai al Motoquartiere di via Thaon de Revel. L'idea mi piacque e aprii lì uno showroom. Nel 2012 South Garage realizzò la prima special estrema, Kelevra (su base Ducati Monster S4R, ndr), che vinse il contest di Eicma Custom".

Perché vi siete spostati dal Motoquartiere?
"Per rispondere riporto un aneddoto. Renzo Rosso, anni fa, aprì uno showroom Diesel sulla 5th Avenue di New York proprio davanti al colosso Levi's. Gli diedero dello stupido e lui lanciò la sua campagna (e poi il libro) Be Stupid: fu un successo. Anche a me davano dello stupido perché avevo presentato il mio marchio davanti a Deus, che è il brand di riferimento del mondo custom. In realtà mi è servito come trampolino di lancio. Lo sviluppo successivo necessitava di volare con le proprie ali. Ora siamo in una zona diversa, affiancati ad altre realtà del mondo moto (in via Gardone 22, Milano, ndr)".

Che cosa è importante, per te, nella customizzazione?
"L'autenticità. Che si esprime enfatizzando al massimo i materiali e le tecniche di lavorazione. È come la cucina gourmet: ci vuole la tecnica appropriata e le materie prime più nobili. Solo così ottieni un risultato soddisfacente".

Che cosa pensi del mondo delle special?
"Il custom fa tendenza, ora. Chiunque abbia una moto elaborata si sente figo. Ma quando tutti avranno una special, sarà davvero figo solo chi avrà una moto veramente bella e ben fatta".
Giuseppe Carucci - CEO e fondatore di South Garage
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