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12 June 2013

Ducati Dark: dalla Monster alla Diavel

In genere le Ducati Dark sono essenziali, spartane. La Diavel no: il suo nero opaco è sofisticato, esagerato per dettagli e ricercatezza. Ma il prezzo è il più basso della famiglia. Video e gallery di tutte le Ducati Dark

Ducati dark: dalla monster alla diavel

Sarà un caso ma, appena Yamaha presenta la tricilindrica MT-09 (cliccate qui per sapere tutto sulla novità mondiale da Iwata) accompagnandola con lo slogan “The dark side of Japan”, Ducati pubblica su Youtube un video della sua ultima moto in versione Dark, la Diavel. Il tutto con lo slogan “The dark side of power”, da tradursi “il lato oscuro della potenza”, più che della Forza, come farebbero automaticamente i patiti di Star Wars. Come a ribadire la paternità del concetto di “dark” applicato alla motocicletta. Anche se con accezione e intenti del tutto diversi, la famiglia delle Ducati Dark nasce infatti nel 1998 con la Monster, che viene proposta in tinta nero opaco e con dotazioni essenziali, per contenere il prezzo e lanciare la moda delle Moto scarne pronte per la personalizzazione. Le versioni Dark arrivano in praticamente tutte le cilindrate (400, 600, 620, 695, 696, 750, 800 s2r, 900 e 1000) ma la stessa livrea viene estesa di fatto a tutti i modelli Ducati meno prestigiosi. In ordine sparso, sono state “dark” le Ducati Multistrada 620, Sport con mezza carena 750 e 800, SS 900, perfino la supersportiva 749. Tutti questi modelli sono accomunati dal colore (che tra l’altro, come filosofia alla base di modelli minimal, è stato ripreso anche da altre Case) e dal fatto di essere i più economici della propria famiglia (cliccate qui per vedere una gallery con tutte le Ducati Dark). Essere “dark” nasce come un’esigenza di risparmio ma diventa una filosofia. Esiste anche il Ducati Dark Club Italia, lo trovate cliccando qui.

 

DARK DI ALTO LIGNAGGIO

Ultimamente la versione Dark è toccata alla Diavel, la power cruiser di Borgo Panigale. Col suo prezzo di quasi 17.490 euro, in effetti anche lei è la più basica della gamma, anche se il prezzo non è certo popolare. Rispetto alle altre Dark c’è però una differenza sostanziale. Che vi diciamo dopo il video.

 

 

Come avete visto, la Diavel Dark non è certo una moto in tono dimesso. Certo, il prezzo è stato limato qua e là ma, fin da quando la Ducati ha presentato a Eicma 2012 la nuova famiglia Diavel (cliccate qui per le nuove livree e qui per la Diavel Strada), è apparso chiaro che la Dark avrebbe mantenuto una certa quota di esclusività, tecnica ed estetica. Innanzitutto la verniciatura delle sovrastrutture in nero opaco, ripreso nelle tinte di molti particolari (steli forcella prese d’aria silenziatori, pedalini cambio e freno, manubrio, specchietti retrovisori e supporto proiettore) non annulla il fascino un po’ barbaro ma al tempo stesso ricercato che da sempre contraddistinguono la Diavel. Ma poi ci sono i bellissimi cerchi a 14 razze che tolgono ogni dubbio, mentre la tecnica è in toto confermata: bicilindrico Testastretta 11° di 1198 cc (162 CV), il DucatiTraction Control e i Riding Mode, l’ABS (impianto frenante Brembo con pinze radiali), il gommone posteriore, la strumentazione full digital… Le prestazioni e il piacere di guida rimangono invariati: cliccate qui per il nostro test.

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