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Ducati: “La piccola Streetfighter doveva essere V2, non una V4 depotenziata”

Differenze tra Streetfighter V2 e Panigale V2, genesi della moto, futuro della gamma Monster… Ce ne parlano Lorenzo Semboli, vehicle testing engineering, e Giulio Fabbri, head of product communications di Ducati

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La Streetfighter V2 ha caratteristiche di erogazione e valori di picco di coppia e potenza quasi sovrapponibili a quelli della Panigale V2. Come mai, al netto della sua attitudine più stradale, non avete sacrificato qualche CV a favore di una miglior schiena?

Semboli “Abbiamo voluto realizzare una moto adatta sia alla strada sia alla pista. Serviva un allungo adatto all’utilizzo in circuito e allo stesso tempo un carattere docile ma grintoso. Questa configurazione si adatta a entrambe le destinazioni d’uso”.

A cosa sono dovute le piccole differenze nella potenza e nella coppia massime?

Semboli “La Panigale V2, dietro il fanale, ha una protuberanza dell’airbox che non è presente sulla Streetfighter e che garantisce un rendimento marginalmente migliore”.

Come mai la sorella supersportiva pesa leggermente meno, nei dati dichiarati? Ci aspetteremmo che tra le due fosse la naked la più leggera

Semboli “Sulla naked il forcellone è più lungo. Inoltre abbiamo parecchie cover estetiche sui fianchi della moto, e un manubrio alto anziché i semimanubri. Tante piccole cose sommate insieme danno origine alla differenza di peso”.

Restando in tema, come mai Streetfighter V2 e V4 si equivalgono sulla bilancia?

Semboli “La sorella maggiore nasce sulla base Panigale V4, sulla quale era stato fatto un grandissimo lavoro sul peso”.

Una volta stabilito di realizzare una versione di accesso alla gamma Streetfighter, avete preso in considerazione l’idea di depotenziare la V4 già esistente anziché realizzare da zero la V2?

Fabbri “No. In coerenza col resto della gamma, la Fighter piccola doveva essere V2. Anche per una questione di dimensioni: è più compatta della V4, meno intimidente”.

Come mai non c’è l’indicatore del livello benzina?

Semboli “Perché deriva da una moto racing quale la Panigale V2 ed è un contenuto che non reputiamo necessario”.

L’arrivo nella gamma Ducati della Streetfighter V2 esclude la possibilità di vedere in futuro una nuova Monster, magari V4, con una potenza di 150-160 CV?

Fabbri “In questo momento sì. Per noi il Monster è la porta di accesso alla gamma naked ed è un modello unico, infatti non ha nessuna sigla oltre al nome. Fare Monster V2 e Monster V4 sarebbe quasi un doppione di Streetfighter V2 e V4. Il mercato delle naked è grosso ma non tanto da giustificare una gamma così ampia. Certamente tra Monster e Streetfighter V4 avevamo bisogno un modello che colmasse il gap e i ducatisti ci chiedono una Streetfighter col Superquadro da tempo. Ecco perché la V2 ci è sembrata la scelta migliore”.

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