Cresce la quota di mercato Ducati. I manager di Borgo Panigale sfidano la crisi
Nonostante la crisi economica che ha afflitto i mercati negli ultimi mesi del 2008 e il pesante calo delle vendite registrato nel mese di gennaio (-38,8%), nel primo mese dell’anno, la quota di mercato della Ducati cresce dall’11,2% del 2008 al 12,5%. Alla crescita contribuiscono i nuovi modelli e una gestione attenta da parte dei manager, che per l’anno in corso si sono ridotti lo stipendio.
Cresce la quota di mercato ducati. i manager di borgo panigale sfidano la crisi
Borgo Panigale (BOLOGNA) 4 febbraio 2009 –
CONTROTENDENZA In
un momento particolarmente difficile per le Case motociclistiche, Ducati
può vantare un successo grazie alle statistiche che rivelano un aumento
della quota di mercato di Borgo Panigale cresciuto dall’11,2% del 2008
al 12,5% registrato a gennaio 2009. La crescita ha un significato importante
se si considera che nel primo mese dell’anno le vendite di moto sono
calate
del 38,8%, rispetto allo stesso mese del 2008. Alla crescita del Marchio
contribuiscono i nuovi modelli offerti dalla Ducati e una politica di gestione
attenta da parte dei manager della Casa bolognese, che, per l’anno in
corso hanno deciso di rinunciare ai bonus e si sono tagliati lo stipendio
del 10%, in modo da affrontare al meglio la crisi economica. I dirigenti
della Ducati sostengono il presidente di Confindustria ANCMA, Guidalberto
Guidi, che sollecita il Governo affinché intervenga con incentivi sostegno
al mercato moto e stanziamenti a favore delle attività di ricerca svolte
da aziende che promuovono il Made in Italy” nel mondo.
UNITI CONTRO LA CRISI Queste le parole con cui si è espresso Gabriele
Del Torchio, Presidente e Amministratore Delegato di Ducati: “È il momento
in cui le istituzioni, i lavoratori, e i dirigenti devono trovarsi uniti
per identificare il percorso che, al termine di questa crisi, ci permetta
di essere ancora più forti e più competitivi. Ducati conferma i programmi
di investimento per lo sviluppo dei nuovi prodotti e l’ottimizzazione
dei processi, oltre a mantenere il proprio impegno nelle competizioni sportive,
pur con una cresciuta attenzione ai costi. Di fronte allo scenario, evidenziato
anche dai dati di immatricolato di gennaio del settore motociclistico,
sollecitiamo che il Governo avvii una serie di interventi a sostegno anche
del settore moto e dell’indotto ad esso collegato”.