Strade bellissime, anche sterrate. Natura selvaggia.
Spiagge, mare e
buona cucina. Ajaccio, città natale di Napoleone, ha una qualità della
vita tra le migliori del Mediterraneo. E cosa dire della strada D302 e
dei
117 km di curve del periplo della zona?…
Città natale di un Napoleone onnipresente fin nelle confezioni dei dolci
venduti nelle boulangerie, Ajaccio è una piccola città affascinante. I
vicoli, il vecchio porto o i musei, come quello di Fesch che annovera la
seconda più
grande collezione francese di pitture italiane dopo quella
del Louvre. La vergine col bambino di Botticelli è l’opera più
conosciuta,
ma considerevoli sono anche le collezioni spagnole. La sera poi, in un
ristorante del centro, concedetevi una delle tante specialità culinarie
còrse, fatte quasi sempre a base di prodotti artigianali.
L’itinerario proposto corre lungo la penisola sud di Ajaccio passando
per
strade e sentieri poco frequentati fra mare e montagna. Se
avete
in programma un giro interamente fuoristrada, vi consigliamo di organizzarlo
insieme a una guida locale. Vi divertirete sicuramente di più ad andare
in moto senza perdere tempo a cercare gli sterrati autorizzati e quelli
che non lo sono. Per quanto riguarda le moto utilizzate per il nostro percorso,
abbiamo una
classica e ormai collaudata Honda Transalp e una Yamaha
250 TT-R che ci permetterà di raggiungere qualche zona dove la strada asfaltata
non arriva.
Ma anche chi ama l’asfalto troverà pane per i propri denti. Non per niente
il rally di Corsica è famoso per il suo percorso tracciato totalmente
sull’asfalto
di strade bellissime e ricche di curve.
Siete ancora qui?
Informazioni
Ufficio Municipale del Turismo di Ajaccio; 3, boulevard du Roi Jerome;
20181 Ajaccio cedex 1; tel. 0033-4-95515303.
Internet:
www.ajaccio-tourisme.com.
E-mail: ajaccio.tourisme@wanadoo.fr.
Mangiare
Se per pranzare si trova sempre un piccolo ristorante che vi propone un
menu locale con
prodotti di mare o di montagna a prezzo abbordabile.
La sera invece si può fare un piccolo strappo e fermarsi in un buon ristorante
nella vecchia città. Fra tutti, quello che ci ha lasciato il miglior ricordo,
la pancia piena e il portafoglio meno è
U Pampasgiulu (15, rue de la Porta; tel. 0033-04-95507152). I prezzi sono
relativamente alti, ma la cucina è di alta qualità ed i prodotti unicamente
scelti nelle fattorie selezionate in montagna. Fra i piatti più pregiati,
un assortimento di tutte le specialità dell’isola di ieri e di oggi.
Tra i salumi le specialità sono il figatellu (salsiccia di fegato), la
coppa (lombata di maiale), il lonzu (filetto di maiale), il salamu (salsiccia),
il prisuttu (prosciutto crudo); tra i formaggi, degni di nota sono
senz’altro
i pecorini. Meritano di essere assaggiati anche i vini: l’isola vanta
oggi nove varietà a denominazione d’origine controllata. Pare furono i
Greci ad introdurre la vite in Corsica, 2500 anni fa.