L’americana Buell XB9SX. L’italiana Moto Guzzi Griso. La giapponese
Suzuki
GSR600. L’inglese Triumph Thruxton. Non è la solita comparativa in cui
le concorrenti si differenziano per pochi dettagli. Qui, estetica, motori
e prezzi fanno la differenza
La Suzuki GSR 600 è giapponese in tutto.
Ha linee sportive e una confezione perfetta.
E’ la più piccola di tutte (599 cc), ma è anche
la più grintosa
col
suo scarico sottosella.
Originale nell’estetica sembra le manchi comunque qualcosa per spiccare
rispetto alle avversarie.
Costa 7.295 euro chiavi in mano.
La Triumph Thruxton 900 vuole fare la moto antica. Senza
serratura
sul tappo della benzina, con il blocchetto della chiave a lato del faro,
ma poi si tradisce con l’impianto freni di oggi.
Ha tutta
l’aria della
moto da “cattive compagnie”, di quelle di chi tira tardi la
sera
e riempie le vie della città di decibel da scarico libero.
Costa 8.700 euro chiavi in mano.
La Moto Guzzi Griso 850 è elegante e raffinata, ma con due pneumatici
race (Metzeler Rennsport), a sottolinearne l’indole sportiva.
E’
bassa,
lunga, col manubrio largo e ha una marcia in più, per facilità e gusto
trasmessi al pilota, specie nello stretto.
In qualche dettaglio, è addirittura curata meglio di Suzuki.
Costa 10.590 euro chiavi in mano.
La Buell XB9SX è la più strana.
Ostenta il suo big-twin di derivazione H-D e la
ciclistica che più
anticonvenzionale non si può.
Ha il telaio che integra il serbatoio benzina, il forcellone che fa da
serbatoio olio, la trasmissione a cinghia.
E’ alta di sella e cortissima di interasse (1.320 mm).
Costa 9.995 euro chiavi in mano.
Rombano i motori, si parte.