BUSSENTO Il mattino dopo, finalmente, un bel sole illumina il panorama. La strada continua immersa nel verde, disegnando un tracciato che, verso Rofrano, riduce di molto la carreggiata immersa in boschi di castagno. Una frana costringe ad attraversare il piccolo paese tra strette viuzze lastricate, ma subito dopo, lambendo il Monte Cervati, il più elevato del parco, la strada diventa protagonista, permettendo alla vista di spaziare fino al mare. A Sanza bisogna prestare attenzione per non imboccare la recente superstrada che conduce al mare: appena usciti dal paese, con le case ancora ben visibili in alto, prendere il primo bivio a destra per Caselle in Pittari, anche se la segnaletica vi indicherà un’altra direzione. Se entrate in una galleria siete andati lunghi e dovete tornare indietro. La strada è ben tenuta e del tutto priva di traffico. Si entra nella comunità montana del Bussento, una zona non molto frequentata ma ricca di caverne, grotte e paesi spesso arroccati su speroni rocciosi. La strada segue questa contorta morfologia, non senza difficoltà, correndo spesso in bilico su strapiombi che poco si adattano a chi soffre di vertigini. Sullo sfondo comincia ad apparire sempre più spesso il Golfo di Policastro. La vocazione turistica di Sapri è antichissima, Cicerone la definì “la piccola gemma del mare del Sud”. Siamo nel centro del golfo di Policastro e le possibilità di godere, nelle immediate vicinanze, delle bellezze di questo mare sono varie e notevoli. Perché non approfittarne?