La Calabria è una terra che riserva
sempre molte sorprese, sia per gli amanti della montagna sia per gli amanti
del mare. Attraversarla in moto, salendo in pochi km fino a mille
metri per poi ridiscendere al mare, è un’esperienza affascinante.
Chilometraggio: 180 km
Tipo di fondo: generalmente in discrete
condizioni, in alcuni tratti un po’ scivoloso
Periodo consigliato: da marzo a
ottobre
Dedicato a: amanti del mare, della
montagna e del gelato
Distesi sulla spiaggia di
Soverato,
sotto il caldo sole estivo, si risveglia il motociclista che c’è in noi
e nasce l’idea: “perché non prendiamo le moto, scolliniamo ed
andiamo
a farci il bagno a
Pizzo; inoltre lì fanno dei gelati da 10 e
lode”.
Detto fatto, in meno di mezz’ora siamo in moto, pronti a partire. Usciti
dal paese, imbocchiamo la
SS 182, una strada che inizialmente costeggia
le colline che circondano
Soverato ma che poi dolcemente inizia
a penetrare all’interno. Più saliamo più lasciamo alle nostre spalle la
cappa di caldo; l’aria inizia a rinfrescarsi ed una serie di curve e
controcurve
rende molto piacevole il percorso. Attraversiamo il paesino semideserto
di
Chiaravalle Centrale e dopo alcuni km iniziamo ad intravedere
le cime dei monti che fanno da sentinella all’ingresso nelle
Serre
Calabresi. C’è pochissimo traffico. A quasi un’ora di strada da
Soverato,
giungiamo all’incrocio con la
SS 110.
Qui inizia la discesa verso il
Tirreno
ed il paesaggio cambia: ulivi secolari rendono magico uno dei percorsi
stradali più antichi della regione, un tempo frequentatissimo visto che
metteva in comunicazione i paesini ionici a ridosso della
Locride con
il
golfo di S. Eufemia.
Prima di costeggiare il
lago Angitola,
attraversiamo i paesini di
Vallelonga e
S. Nicola di Crissa,
centri dove il tempo sembra si sia fermato. Intanto, il clima fresco lascia
il posto all’afa costiera, e quando le acque del lago spariscono dalla
nostra vista purtroppo terminano anche la pace e il silenzio: siamo
all’imbocco
della
caotica SS 522, quella che ci condurrà fino a
Pizzo.