Dopo molti anni, però, ecco che l’azienda si è rimessa al lavoro su questa moto. Questo grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, come la stampa 3D che ha reso più veloce la lavorazione. Questa tecnica, infatti, permette di realizzare componenti molto più velocemente rispetto ai metodi di lavorazione tradizionali. Niente stampi o simili: la stampa 3D richiede solamente di progettare il pezzo necessario e stamparlo.
Così, sulla Morlaco il telaietto posteriore, il serbatoio del carburante, il codino, l'airbox, le prese d'aria e tutte le sovrastrutture sono realizzati sfruttando la tecnica della stampa 3D. Tutti questi componenti sono stati realizzati, da Bottpower in collaborazione con gli specialisti di
Optimus 3D, utilizzando uno speciale mix di polimeri e titanio.
David Sanchez ha spiegato che ciò che lo ha spinto a ricorrere alla stampa 3D è che voleva che questa motocicletta fosse il più avanzata tecnologicamente possibile, non solo in termini di componenti e prestazioni, ma anche nel modo in cui è costruita. David ha inoltre spiegato che basarsi sui metodi di produzione tradizionali avrebbe richiesto settimane per produrre una singola parte. Il processo di stampa 3D, invece, richiede semplicemente un file da scaricare e stampare. Et voilà, tutte le parti della moto pronte in quattro giorni! Bottpower prevede ora di finire la Morlaco entro l’estate 2020.