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"Il C 400 X ha geometrie più simili alle moto che agli scooter"

Per conoscere tutti i segreti del nuovo BMW C 400 X, abbiamo intervistato Peter Maier (Product Manager di BMW Motorrad)
1/17 BMW C 400 X 2018: il test di Motociclismo
Durante il nostro test del nuovo BMW C 400 X (cliccate qui per leggere il nostro test e vedere le foto) abbiamo intervistato Peter Maier (Product Manager di BMW Motorrad) per conoscere tutti i segreti dello scooter di media cilindrata della Casa tedesca. Ecco quanto ci ha dichiarato:

Perché avete scelto di sviluppare questa cilindrata e non una cubatura minore?
“Abbiamo optato per un motore da 350 cc perché quella degli scooter di media cilindrata è una finestra di mercato stabile nel tempo. Abbiamo notato che il trend di crescita è lento ma costante e non soggetto a sbalzi. Si tratta di un settore di mercato interessante e vogliamo poter competere con Yamaha e Kymco”.

Perché non è presente il freno di stazionamento?
“Ci abbiamo pensato e volevamo metterlo, ma per usare il sistema presente sul C 650 avremmo dovuto fare delle modifiche sostanziali e posizionarlo dal lato opposto della ruota. Questo avrebbe reso più complessa la gestione di eventuali problemi e dal punto di vista tecnico non sarebbe stato l’ideale”.

Perché le luci diurne sono un optional e non di serie?
“Questo scooter è venduto in tutto il mondo e in alcuni paesi non sono richieste, vogliamo offrire ai vari mercati la possibilità di scegliere se equipaggiare il C 400 X con le luci diurne o meno”.

Quando è nato il progetto C 400 X e da quale idea siete partiti?
“Il progetto è nato circa 5 anni fa. Dalla scelta del prodotto e della cilindrata siamo passati alla progettazione. L’idea di base era da subito quella di proporre uno scooter con geometrie vicine al mondo delle moto. Per questo motivo abbiamo puntato molto su equilibrio, performance e stabilità. Inoltre, l’obiettivo era quello di offrire l’esperienza della guida di una moto senza perdere l’agilità dello scooter. L’idea di partenza era quella di uno scooter di media cilindrata adatto alla città ma performante e divertente fuori porta”.

Qual è stata la sfida maggiore?
“La sfida maggiore è stata quella di trovare un equilibrio fra performance, qualità comfort e costi al cliente. Non è facile proporre uno scooter premium mantenendo il prezzo competitivo. Allo stesso tempo il C 400 X doveva essere anche appetibile da un punto di vista prestazionale. La scelta di bilanciare i pesi 50 e 50 fra avantreno e retrotreno ci ha permesso di superare la sfida della stabilità”.

Pensate di proporre altro nel segmento della mobilità urbana? Avete in programma altre cubature? Arriveranno altre versioni del C 400 X?
“No, per ora non abbiamo in programma di offrire altre cilindrate… ma in futuro chi lo sa. Riguardo alla sigla “Sport” no, non abbiamo pensato a nulla del genere per il C 400 X”.
1/16 BMW C 400 X
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