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Austria

In Carinzia, nel sud dell’Austria, c’è il Parco naturale delle Alpi. Breve itinerario per chi cerca luoghi tranquilli e strade a misura di moto. C’è anche il museo Porsche. Subito dopo il confine dal Passo di Pramollo (ingresso ideale in Carinzia), ci si sente immersi in una cala irreale.

Si sale in alto!




In Carinzia, nel sud dell’Austria, c’è  il Parco naturale delle Alpi. Breve itinerario per chi cerca luoghi tranquilli e strade a misura di moto. C’è anche il museo Porsche.

Subito dopo il confine dal Passo di Pramollo (ingresso ideale in Carinzia),  ci si sente immersi in una cala irreale. Usciti dalla foresta, la campagna austriaca si distende e scorre accanto alla strada, ordinata, pochi chilometri a est lungo il fiume Drau (Drava) fino a Spittal.
Gmünd è la mèta
. Il centro del paese è molto carino ma soprattutto merita la visita il castello Alte Burg.
In questa cittadina è nata anche la prima Porsche, la leggendaria 356! E non poteva mancare il museo che la celebrasse
. Da non perdere è anche l’atelier dello scultore Fritz Russ che realizza le sue opere riciclando rottami di ferro di ogni genere.
Per disegnare il nostro percorso ci viene in aiuto la fama di alcune strade: Maltatal e Nockalstrasse.
La prima è una vera strada alpina: si paga il pedaggio all’inizio (ticket 8 euro); è aperta dal 15 maggio al 15 ottobre.
Partiamo a 911 metri, poi saliamo fino al lago Kolnbrein, a 1.933 metri dove, se il tempo è bello, si riflettono le splendide vette degli Alti Tauri.
Sono soltanto 18,3 chilometri ma bellissimi tra ponti e gallerie scavate nella roccia e panorami indimenticabili.
La strada sale tra le cascate, giustificando il nome Maltatal, che significa “strada dell’acqua cadente”.
Qui vale la pena lasciare la moto e cimentarsi una gradevolissima passeggiata che porta ad ammirare le Malteiner Wasserspiele, cascate che creano potenti giochi d’acqua.
In cima alla diga più alta dell’Austria, sulle sponde del Kolnbrein, c’è anche un buon albergo-ristorante.
La Nockalmstrasse si raggiunge imboccando la strada n. 99. Tagliamo Kremsbrucke, con le case di legno decorate e sculture rurali. Poi puntiamo su Innerkrems, a 1.500 metri.
Ecco l’ingresso del parco col casottino e la sbarra per la Nockalmstrasse, famosissima strada “motociclistica“ a pedaggio (7 euro).
La Nockalm è aperta dall'1/5 al 31/10. Per non disturbare gli animali, è vietata alle moto dalle 18.00 del pomeriggio alle 8.00 di mattina.

Natura padrona





Intorno a noi solo erba verdissima e pochi alberi fino al bosco di pini cembri intorno al lago di Windebensee.

Tutto invita ad andare a spasso e a guardarsi intorno anche se l’andamento tutto curve della strada inviterebbe anche alla guida sportiva. Ma non è il caso: le mucche attraversano paciose e le marmotte fanno lo stesso, si capisce  come la zona sia scrupolosamente protetta.
Talvolta delle larghe griglie di ferro (sempre ben segnalate) sono poste sull’asfalto per far rallentare.
Nei 34 chilometri della Nockalm, da Innerkrems a Ebene-Reichenau, ci si imbatte nella cima Eisental, che con i suoi 2.042 metri è il punto più alto, e nel Glockenhutte (2.024 metri), che ha un ristorante molto carino con annesso negozietto di prodotti tipici. Sui passi sono bene indicati gli itinerari da fare a piedi e nei parcheggi ci sono anche dei pratici depositi bagagli per i motociclisti.
Le cassette con la chiave sono abbastanza capienti e costano 1 euro
.
Si conclude l’anello costeggiando il lago Millstatter verso Spittal, ma invece di rifare lo stesso fondovalle, quando si arriva a Seeboden (da vedere il castello) si gira a destra per Treffling, dove è segnalato un museo della tortura.
Per una ventina di chilometri di montagna si percorrono stradine strette, da affrontare con tanta prudenza sia per le loro caratteristiche che per il rischio di trovarsi davanti animali selvatici.
Prima di arrivare a Gmünd, si può anche salire (e scendere) fino alla seggiovia di Tschiernock, 10 chilometri di tornantini a scaletta davvero impegnativi, con notevole vista su vallate e montagne specialmente al tramonto.

Bloc Notes





COME ARRIVARE E INFO UTILI


Ci sono tre possibilità per arrivare a Gmünd, base ideale per questo itinerario.
La prima (consigliata) è dal Passo Pramollo lasciando la A23 a Pontebba.
La seconda dal Passo di Monte Croce Carnico.
La terza dall’A23 prendendo per Villach e Spittal.

DOVE DORMIRE


- Bergrestaurant Hotel Malta, 9854 Malta; tel. +43-4783-2504, malta@tauerntouristik.at, www.tauerntouristik.at. Anche buona tavola, bella la vista sulle montagne. Circa 50 euro la doppia.
- Landgasthof Tell, Paternion 14, 9711 Paternion; tel. +43-4245-2931; www.tiscover.at/gasthof-tell. Non lontano da Villach, la doppia in alta stagione costa 45 euro.

DOVE MANGIARE


- Caffè Ristorante Alte Burg, Josef und Ulrike Strasser, 9853 - Burgwiese 1; tel. +43-4732-3639. Mmolto bello, si trova all’interno del castello. Si mangia con circa 20 euro a testa.
- Route US 66 Food, tel. +43-4732-2780. Da Gmünd verso nord in località Eisentratten. A parte il nome il posto è autenticamente austriaco, riconoscibile da una vecchia moto issata in cima ad un palo. 18-20 euro a testa.

DA NON PERDERE


La visita all’atelier di Fritz Russ a Gmünd, scultore locale autore di formidabili opere in metallo riciclato sparse un po’ ovunque in paese e nella campagna circostante. L’artista utilizza di tutto, da ferri di cavallo a vecchie serrature, attrezzi agricoli, catene... Kirchgasse 44, Gmünd, www.tiscover.at/gmuend.
Museo Porsche Helmut Pfeifhofer
: 9853 Gmünd, Riesertratte 4a, tel. +43-4732-2471; +43-664-3563911, www.auto-museum.at.
Nockalmstrasse
, 9862 Innerkrems 134, Cassa, tel. +43-4736-265, www.nockalmstrasse.at.
Maltatal
, 9854 Malta, Strada d’alta montagna Malta Hochalm, Mautstelle (casello di pedaggio), tel. +43-4733-296.

TEMPI E MODI


Il giro è breve, ma non è facile per via di alcuni tratti di strada con curve impegnative. Dunque vale la pena impiegare tre o quattro giorni per gustarlo appieno. Il clima può essere rigido anche con il tempo bello; meglio non dimenticare i capi tecnici e da pioggia. Tutte le moto vanno bene, comprese le supersportive visto l’andamento delle strade. Occhio ai limiti di velocità!
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