Statistiche web

“Eresia” motociclistica… Ma bella!

La lettera di questa settimana parla di amore per la Moto Guzzi, una passione da cui nascono una critica e una pazza idea: il lettore vuole una Guzzi più piccola e una Griso rivista, magari alla tedesca

“eresia” motociclistica… ma bella!

Un lettore coraggioso – e proprietario di una Moto Guzzi V7 -  ci manda il rendering della sua proposta, una Moto Guzzi Griso con avantreno e serbatoio nientemeno che della BMW R nineT. E ne emerge una moto, secondo noi, estremamente ben riuscita sotto il profilo estetico. Poi ci offre alcune considerazioni sulle potenzialità non sfruttate del Marchio di Mandello. Dite la vostra commentando l’articolo.

 

“moto guzzi, troppi errori”

Caro direttore, ho 35 anni, milanese, mi occupo di marketing nell’edilizia, ma la passione è per le moto, dall’Aprilia Rally 50cc di 20 anni fa, all’ultima Moto Guzzi V7 nel 2011. Di questa ho subito apprezzato la linea (meno alcune finiture), ma tutto sommato è un ottimo prodotto e l’ho comprata. Il successo della V7 è evidente, ha quasi raggiunto i numeri della Bonneville. Scrivo perché Moto Guzzi è un grande marchio, fa moto “di carattere” e ha i requisiti per entrare nella top ten moto in Italia, ma dovrebbe cambiare alcune strategie. Prima di tutto ha bisogno di un motore entry level 450/500 cc, per il mercato femminile, (i numeri della V7 sono anche fatti da donne!), poi rinnovare la Griso con una linea più azzeccata e infine di un’enduro stradale con motore più piccolo dell’attuale Stelvio, tipo Tiger 800. Mi spiace vedere la Griso vendere poco, mentre la BMW R nineT è già tra le top delle Maxi. Allego un mio render di una Griso con serbatoio e forcella BMW. Un’altra moto! Lo stesso vale per il sito e per il merchandising, curatissimo in BMW, discutibile in Moto Guzzi.

Mauro Lardini – Milano

 

MANCA UN MOTORE INTERMEDIO TRA 750 E 1200

Caro Mauro, bello il tuo rendering (sotto), ma unire Moto Guzzi con BMW potrebbe sembrare un’eresia, visto che Mandello e Monaco sono, motociclisticamente parlando, acerrime rivali. Anche perché hai privato la Griso del suo avantreno, una delle parti meglio riuscite. Per quanto riguarda i vuoti della gamma del Marchio italiano, a noi sembra grave l’assenza di un moderno 800-1000 (chissà perché il 940 cc della Bellagio è considerato…), piuttosto che di un 500, perché la V7 ha CV e dimensioni adatte a chi inizia, in particolare la seconda serie, equipaggiata di serie con ABS e controllo di trazione. Certamente si potrebbe migliorare il sito internet mentre nel merchandising Guzzi si sta muovendo, vedi l’abbigliamento e i kit per customizzare la V7 II. Per quanto riguarda il successo commerciale della V7 raffrontato alla vintage Triumph, lo testimoniano i numeri del mercato 2014, dove la piccola di Mandello ha fatto registrare 736 vendite contro 746 della Bonneville. Ma… c’è un “ma”: i dati della Guzzi si riferiscono all’elaborazione di Motociclismo, che ha sommato tutti i modelli della famiglia V7 (Stone, Special e Racer) mentre Ancma redige le classifiche modello per modello e, nella voce “Bonneville”, non include la Scrambler (245 pezzi) e la Thruxton (91 pezzi). Cliccate qui per la classifica ufficiale Ancma “Top 100 moto” 2014, dove la Moto Guzzi V7 è rappresentata dal solo modello Stone.

Concludiamo con una riflessione: in questa rubrica abbiamo già ospitato una lettera di un appassionato Guzzista che esprimeva critiche alla Casa (Moto Guzzi: “Bene la California 1400, ma poi?”). Noi lo vediamo come un fatto positivo, che parla di attaccamento viscerale ad un Marchio dalle clamorose potenzialità che aspettano solo di essere concretizzate al di là del successo che la vincitrice della nostra comparativa cruiser e la “piccola” stanno ottenendo presso la critica e il pubblico. A Eicma, in effetti, la Casa di Mandello ha esposto parecchie idee, ma pur sempre sull’onda California-V7, con le nuove Eldorado e Audace, nonché il prototipo MGX-21 e le numerose special che possono far intuire dove ci si muoverà per il futuro.

 

ALTRE LETTERE PUBBLICATE E DISCUSSE

© RIPRODUZIONE RISERVATA