Motociclismo

OFFROAD RIVOLUZIONE DUCATI Tutto sulla Desmo450 MX APRILIA E YAMAHA Duello all’Africa Eco Race DAKAR 2024 Honda ritrova il successo AFRICA TWIN ANTEPRIMA HONDA LA PROVA DELLA ADVENTURE SPORTS CON L’ANTERIORE DA 19” TURISMO ALPI In moto fra ghiacciai che si sciolgono AMERICA In viaggio dentro un film western TEST&PROVE HONDA Africa Twin Adventure Sports DUCATI DesertX Rally, CFMOTO 450NK ROYAL ENFIELD Shotgun 650 USATO Honda Africa Twin 1100 (2020-2023) COMPARATIVA AVVIATORI Se resti a terra, funzionano davvero? motociclismo.it Fascicolo n. 2825 - anno 110 - n. 2 Febbraio 2024 - mensile  6,90 in Italia ISSN 0027-1691 p.i. 31/01/2024 ABBASSATORI I segreti delle sospensioni ad altezza adattiva CODICE DELLA STRADA SÌ AI 125 IN AUTOSTRADA E ALL’OBBLIGO DI PRATICA PER LA PATENTE MOTO

Motociclismo | febbraio 2024 4 3 Editoriale 8 Lettere ATTUALITÀ 16 News 20 Mercato 26 Offerte e richiami 28 Novità moto 38 Eventi, TesterDay 2024 40 Codice della Strada, lavori in corso 44 Comparativa avviatori 52 Ducati nel motocross TEST & PROVE 62 Prova Honda CRF1100L Africa Twin Adv. Sports 74 Test Ducati DesertX Rally 86 Prova CFMOTO 450NK 96 Test Royal Enfield Shotgun 650 106 Più fuori che strada Toscana Basecamp 6% TURISMO 120 West Usa, Dainese Expedition Masters 134 Alpi centro-occidentali, da Bormio al Monte Bianco Anno 110 febbraio 2024 n° 2825 ommario 74 134 S

Motociclismo | febbraio 2024 6 178 156 TECNICA 148 Sospensioni, sistemi di altezza adattiva SPORT 156 Pianeta rally, Dakar e Africa Eco Race 174 Sport news EPOCA 178 Suzuki RG 250 Gamma RUBRICHE 186 Guida all’acquisto: Honda CRF1100L Africa Twin (2020-2023) 190 I listini del nuovo 212 Vetrina 216 La storia Per il test della Ducati Hypermotard 698 Mono voleremo in Spagna. E per gustarla a fondo, non mancheranno una serie di turni in pista, nel circuito di Valencia. SUL PROSSIMO FASCICOLO LO TROVI ANCHE SU Via Polonia 7 - 20157 Milano E-mail: redazione@motociclismo.it Internet: www.motociclismo.it Tel: +39 0240321100 DIRETTORE RESPONSABILE Federico Aliverti DIRETTORE ONORARIO Marco Riccardi REDAZIONE Fabio Meloni (Capo servizio resp. prove) Mario Ciaccia (Redattore) Alberto Motti (Redattore) COLLABORATORI Aldo Ballerini, Angelo Barbiero, Tommaso Betti, Lorenzo Cascioli, Beppe Cucco, Marco Marini, Alfredo Verdicchio, Riccardo Villa FOTOGRAFI Thomas Maccabelli, Marco Marini, TLD, Archivio Motociclismo SERVIZIO GRAFICO Tamara Viganò COORDINAMENTO TECNICO Alberto Origgi © Copyright 2024 Sportcom s.r.l. Milano. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati. Manoscritti e foto anche se non pubblicati non si restituiscono. Stampa: TIBER Spa, Via della Volta, n. 179 25124 Brescia Distributore: SO.DI.P. Spa, via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (Mi), Tel 02 660301 Distributore per l’estero: SO.DI.P. Spa, Via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI), Tel +3902 66030400, Fax +3902 66030269 e-mail: sies@sodip.it • www.siesnet.it Poste Italiane Spa • Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, LO/MI. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa. Registrazione del Tribunale di Milano n. 274 del 24/7/1948. SPORTCOM s.r.l. Via Felice Orrigoni, 4 - 21100 Varese Tel. 3335633002 AMMINISTRATORE UNICO Noemi Tedeschi DIRETTORE GENERALE Enzo Lucibello Comedi S.r.l. via Polonia 7 - 20157 Milano E-mail: info@comedi.it Internet: www.comedi.it Tel: 0287175030 Per la pubblicità su ommario S

Motociclismo | febbraio 2024 28 attualità NOVITÀ 2024 a attualità di Lorenzo Cascioli A GETTO CONTINUO Non si fermano le novità per il 2024: Triumph lancia la sportiva carenata Daytona 660, Husqvarna rinnova le sue Vitpilen e Svartpilen, Kawasaki spinge sulle colorazioni racing replica e Suzuki rievoca il nome Djebel, mentre da Fantic arriva una 2T a iniezione TRIUMPH DAYTONA 660 A cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, quando le sportive erano in cima alla lista dei desideri dei motociclisti, una 600 era un ottimo modo per iniziare a stringere due mezzi manubri e, magari, concedersi una puntatina in pista. Le giapponesi dominavano le vendite con le varie CBR, ZX-6R, GSX-R e R6. Un branco di agguerrite 4 in linea, schema che venne utilizzato anche da una interessante outsider inglese. Era la Triumph TT600 del 2000, cui fecero seguito le Daytona 600 e 650. Poi venne l’ora delle Daytona 675 a tre cilindri e quindi della 765 Moto2 del 2020. Un sogno per pochi, l’ultima di quella gloriosa stirpe. Ora la voglia di carenate sembra stia tornando e le Case cavalcano l’onda con proposte meno esasperate rispetto a un tempo, più godibili su strada. Ed è proprio in quest’ottica che Triumph lancia la nuova Daytona 660, la sportiva realizzata sulla base tecnica delle cugine Trident 660 e Tiger Sport 660. A spingere la moto ritroviamo infatti il tre cilindri in linea da 660 cc, che qui, però, vede crescere la potenza massima a 95 CV a 11.250 giri, rispetto agli 81 CV a 10.250 della naked e della crossover. La coppia massima è di 69 Nm a 8.250 giri, contro i 64 a 6.250 delle cugine. Un motore quindi che gira più alto a stuzzicare gli istinti sportivi (il limitatore è posto a quota 12.650) ma che dovrebbe restare anche sfruttabile, visto che da Hinckley dichiarano che sarà in grado di offrire ben l’80% della coppia massima già a partire da 3.125 giri. Per ottenere tutto ciò (e soddisfare l’omologazione Euro5+) il triple con distribuzione bialbero 12 valvole si presenta rivisto in profondità (nuovi cilindri, pistoni, alberi a camme, valvole) e con un impianto di scarico differente, un “tre in uno” in acciaio con un silenziatore basso e compatto.

febbraio 2024 | Motociclismo 29 DAYTONA 660, LA CICLISTICA Il valore di potenza max di 95 CV della nuova Daytona 660 non è casuale, visto che permette a Triumph di estrapolare una versione depotenziata a 35 kW (47,6 CV) per i motociclisti con patente A2. Accessibilità e facilità di guida sono dunque due tra gli obiettivi di questa Daytona 660 figlia dei nostri tempi. Il telaio, come sulla naked, è un perimetrale tubolare in acciaio, ma le geometrie sono diverse, come del resto è diversa l’ergonomia, a partire ovviamente dalla scelta dei mezzi manubri (in posizione piuttosto rialzata) e delle pedane più arretrate. La sella si trova a 810 mm dal suolo (optional quella bassa a 785 mm), il serbatoio ha una capacità di 14 litri, 201 i kg di peso della moto in ordine di marcia. L’inclinazione del cannotto sterzo è di 23,8° e l’interasse è di 1.425 mm. Il reparto sospensioni Showa vede una forcella a steli rovesciati da 41 mm a funzione separata (SFF-BP), con 110 mm di escursione, e un monoammortizzatore RSU, con escursione ruota di 130 mm. Anche per una moto che non è dichiaratamente una race replica come le 600 di una volta, ci si potrebbe aspettare qualcosa di più in tema di regolazioni, visto che l’unica presente riguarda il precarico molla al posteriore. L’impianto frenante all’anteriore prevede una coppia di dischi da 310 mm, con pinze radiali a 4 pistoncini. I cerchi a cinque razze in alluminio sono da 17” e di primo equipaggiamento montano pneumatici Michelin Power 6 nelle misure 120/70 e 180/55.

Motociclismo | febbraio 2024 52 aattualità attualità DUCATI DESMO450 MX di Marco Gualdani DESMOTOCROSS

53 febbraio 2024 | Motociclismo In occasione dell’evento “Campioni in Pista” di Madonna di Campiglio, Ducati ha svelato il prototipo della sua inedita moto da cross e presentato il team dedicato in cui militano Paolo Ciabatti e Tony Cairoli. Scopriamo tutti i dettagli di questo ambizioso progetto Quello che tutti si chiedono è: ma perché Ducati ha scelto di entrare nel motocross? “La decisione è strategica e ben ragionata – hanno dichiarato in conferenza stampa - Per Ducati è un’opportunità per attrarre e fidelizzare piloti giovani. Come ben sapete, non abbiamo in gamma piccole cilindrate. Entrare nel motocross ci permette di offrire un prodotto premium a una clientela giovane che poi, da grande, potrebbe comprare la Multistrada. Per questo abbiamo preso l’impegno con il fuoristrada molto seriamente e ci siamo presi un anno per sviluppare la moto nelle gare, prima dell’arrivo della moto di produzione”. Sono stati anche molto chiari su quale sia l’obiettivo finale: “Realizzare la moto più leggera e performante in assoluto”. Una mission ambiziosa, considerando che i competitor possono vantare decenni di sviluppo ed evoluzione in questo campo, che estremizza ogni concetto tecnico. Per concretizzare l’obiettivo sono stati coinvolti alcuni dei personaggi più esperti del settore, posizionati sapientemente in vari ruoli. Tanto per cominciare è stata creata una divisione dedicata, la Ducati Corse Off-Road e vi è stato messo a capo Paolo Ciabatti, dopo 11 anni di MotoGP. Lo sviluppo del progetto motocross è stato affidato all’ingegner Paolo Perni (ex MV e Husqvarna/BMW, dal 2005 in Ducati), mentre per gestire la logistica di test e gare sono stati coinvolti Corrado e Marco Maddii. Ma, soprattutto, è stato strappato Tony Cairoli alla KTM, con il compito di evolvere la Desmo450 MX in configurazione “racing” assieme ad Alessandro Lupino, parallelamente al lavoro dei collaudatori selezionati per definire il prodotto di serie Stefano Pezzuto e Antoine Meo. Il programma è di sviluppare la moto attraverso un anno di gare, per poi confezionare un modello standard da lanciare sul mercato nella seconda metà del 2025. Una moto che potrebbe anche essere diversa da quella esposta a Madonna di Campiglio che rappresenta, comunque, un punto di partenza che ci offre alcune indicazioni importanti sulla base delle scelte tecniche, per motore, ciclistica, design, elettronica. MOTORE Partiamo dal propulsore, totalmente inedito e realizzato da zero per questo progetto. Ovviamente è un monocilindrico, ma non ha nulla in comune con l’altrettanto inedito Superquadro Mono 659 che equipaggia la Hypermotard. L’unico punto di contatto con il resto della gamma è la distribuzione desmodromica, immancabile su una Ducati dall’anima corsaiola. Una scelta voluta non solo per avere un filo conduttore aziendale, ma anche per le prestazioni che questa tecnologia riesce a regalare.

prova HONDA CRF1100L AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS DCT p Motociclismo | febbraio 2024 62 IDENTIKIT CILINDRATA 1.084 cc POTENZA MASSIMA *87,4 CV ACCELERAZIONE 0-400 M *11,9 s VELOCITÀ MASSIMA *203 km/h PESO A VUOTO *243,9 kg PREZZO INDICATIVO c.i.m. 20.740 euro *dati rilevati dal centro prove

febbraio 2024 | Motociclismo 63 mancante IL TASSELLO Addio offroad impegnativo, benvenuta globetrotter stradale: con l’adozione sulla Adventure Sports del cerchio anteriore di 19” in luogo di quello di 21”, Honda sposta il focus del modello verso l’asfalto e accontenta chi da tempo chiedeva un’endurona più turistica che fuoristradistica. In effetti la nuova Africa è più bassa, comoda e migliora tra le curve. Pur continuando a far sentire chi guida pronto ad affrontare ogni terreno di Fabio Meloni L’evoluzione della Africa Twin Adventure Sports ha disegnato nel tempo un andamento davvero singolare. Il modello nasce nel 2018 come variante più specialistica della già capace versione standard. Nell’idea di Honda è una vera e propria nave del deserto che incarna l’essenza delle storiche moto protagoniste dei grandi raid africani. Ha il “serbatoione” (24,8 litri contro i 18,8 litri della sorella), sospensioni con escursione alla ruota più che generosa (252 mm davanti, 240 mm dietro), distanza minima da terra di ben 270 mm e sella “dritta”, naturalmente piuttosto alta: il piano di seduta può essere regolato a 900 o 920 mm dal suolo, secondo i dati dichiarati dalla Casa. Inoltre ha una protezione aerodinamica più efficace e una posizione di guida studiata ad hoc per i percorsi offroad. Già nel 2020, tuttavia, è oggetto di un importante riposizionamento. Belli i raid, ma pare di capire dalle novità che comfort e semplicità di gestione lo siano ancora di più. Tra le altre cose arrivano infatti sospensioni semiattive con escursione alla ruota ridotta e allineata con quella della versione standard (230 mm davanti, 220 mm dietro). Ne fa le spese la distanza minima dal suolo, ora di 250 mm, ne guadagna molto l’altezza della sella, ridotta di ben 50 mm. Oggi assistiamo a un altro rimescolamento di carte, e davvero clamoroso questa volta. Nata come versione che più “off” non si può, l’Adventure Sports diventa l’Africa più stradale della gamma. L’escursione alla ruota delle sospensioni

t Motociclismo | febbraio 2024 74 test DUCATI DESERTX RALLY

febbraio 2024 | Motociclismo 75 IN PILLOLE CILINDRATA 937 cc POTENZA 110 CV PESO IN ORDINE DI MARCIA 211 kg PREZZO INDICATIVO c.i.m. 22.740 euro PROMESSA TERRA Non solo per lo splendido Marocco, teatro di questo lancio stampa, ma per la protagonista assoluta DesertX Rally che, partendo dal telaio/motore della versione base, rivede completamente cerchi e sospensioni, adottando componenti di eccezionale qualità. Non per tutti il prezzo, che sale a 22.740 euro, così come la sella, che ora è a quota 910 mm. di Marco Marini 950

p Motociclismo | febbraio 2024 86 prova CFMOTO 450NK

febbraio 2024 | Motociclismo 87 IDENTIKIT CILINDRATA 449 cc POTENZA MASSIMA *47,1 CV ACCELERAZIONE 0-400 M *13,7 s VELOCITÀ MASSIMA *175 km/h PESO A VUOTO *165 kg PREZZO INDICATIVO c.i.m. 5.740 euro *dati rilevati dal centro prove Nell’ultimo lustro l’arrivo nel mercato di decine e decine di moto su misura per la patente A2 ha fatto nascere uno dei segmenti più pullulanti del nuovo millennio. A dar linfa sono soprattutto le aziende cinesi come CFMOTO, che con la 450NK porta un design ricercato e dotazioni tecniche degne di una media in una categoria che definire “entry” diventa sempre più riduttivo di Riccardo Villa, foto Thomas Maccabelli 450 “Entry” DI LIVELLO

96 Motociclismo | febbraio 2024 t IN PILLOLE CILINDRATA 648 cc POTENZA 47 CV PESO IN ORDINE DI MARCIA 240 kg PREZZO INDICATIVO c.i.m. da 7.550 euro test ROYAL ENFIELD SHOTGUN 650

97 febbraio 2024 | Motociclismo AMARCORD È una moto che coniuga stile (minimale senza essere povero, adatto alle personalizzazioni), prestazioni sufficienti a divertire, una grande facilità d’uso ad un prezzo invitante. L’elettronica è praticamente assente, ma forse anche questo è il bello di Beppe Cucco 650

Motociclismo | febbraio 2024 106 ppiù fuori che strada TOSCANA BASECAMP 6% OCCHIO AL BORDO Sul Monte Pisano ci sono dei tratti sospesi nel vuoto da cui è possibile ammirare un plastico della costa toscana: da qua si vedono bene l’isola della Gorgona e la Torre Pendente di Pisa. in terrazza GUIDARE

febbraio 2024 | Motociclismo 107 L’annuale raduno de “Il 6% che va in moto tutto l’anno” s’è tenuto sul panoramicissimo Monte Pisano, in condizioni climatiche buone, considerato che era dicembre. Ma il viaggio per arrivarci ci ha ricordato le lande germaniche di Mario Ciaccia

t Motociclismo | febbraio 2024 120 turismo WEST USA DAINESE EXPEDITION MASTERS  Km percorsi: 3.200  Giorni impiegati: 8  Luogo da non perdere: Monument Valley  Quota più alta raggiunta: 2.000 m NELLA MONUMENT VALLEY Immagine rara delle moto in fuoristrada all’interno della Monument Valley: una scenografia pazzesca per le nostre Ducati Multistrada V4 Rally. Inquadra il QRcode e goditi il video del viaggio con Dainese e Ducati in USA

febbraio 2024 | Motociclismo 121 C’era una volta Guidare dentro un film, per giorni, in un susseguirsi continuo di meraviglia nello scoprire con i propri occhi alcuni tra i luoghi più iconici della cinematografia americana tra Nevada, Arizona e Utah. Un viaggio che ti restituisce emozioni oltre ogni immaginazione testo e foto di Marco Marini il West

s Motociclismo | febbraio 2024 156 sport RALLY DAKAR E AFRICA ECO RACE A ROTAZIONE Alla Dakar sembra essere sparita la figura del dominatore alla Neveu, alla Peterhansel o alla Coma che vincono le edizioni a raffica perché sono superiori a tutti gli altri. Oggi ci sono professionisti che si preparano maniacalmente tutto l’anno e che si dividono le vittorie tra loro, quasi a turni. Quest’anno a farcela è stato il californiano Ricky Brabec, per la seconda volta. Rispetto alle superstar del passato, questi guidano sempre al limite, per cui è molto facile che si ritirino per infortunio.

febbraio 2024 | Motociclismo 157 dire Dakar MODI DI Ogni gennaio si disputano due gare parallele che hanno tante cose in comune, ma sono anche diversissime. Una si chiama col nome della località in cui termina l’altra. In una dominano le monocilindriche, nell’altra le bi. Una sorride agli italiani, l’altra no. E c’è chi fa confusione di Mario Ciaccia, foto RallyZone e RallyCool “Francesco, ci scrivi un pezzo sulla tua Dakar?”. “Subito. Sono due parole, devo solo decidere in quale ordine scrivertele”. Meglio di no, subiremmo la scomunica papale. Francesco Catanese, nostro storico collaboratore, quest’anno era alla sua settima Dakar. S’è ritirato per un problema da tempi moderni: la sua Honda CRF450RX kittata RS-Moto, famosa per l’affidabilità, lo ha lasciato a piedi. Era la prima volta che usava il road book elettronico e solo in gara è saltato fuori il problema che l’impianto elettrico della sua moto era sottodimensionato, per quel coso. “Mario, tutte le notti ho lo stesso incubo: la moto si spegne e io resto solo nel deserto, mentre tramonta il sole. Non ne posso più”. Mi sa che ci si deve abituare: Beppe Gualini, il veterano delle Dakar anni 80, dice che questi incubi li ha ancora adesso. Così, deluso alla morte a causa di questo ritiro, Cat Ano s’è rifiutato di scriverci il tradizionale pezzo dove racconta le sue avventure. Sono articoli divertentissimi, ma quest’anno dovremo farne a meno. Peccato! Vorrà dire che sarò io a prendere il suo posto (purtroppo alla tastiera, non in sella alla moto). Negli anni Ottanta persino mia nonna sapeva cosa fosse la Paris-Dakar. In quel periodo gli eventi avventurosi erano molto popolari, se ne parlava ovunque, tanto che vi partecipavano persino personaggi insospettabili come Caroline di Monaco o il figlio di Margareth Thatcher. Se volevi fare il figo, la sera a Milano, dovevi andare a prendere l’aperitivo con la Yamaha Ténéré 600. Oggi i tempi sono parecchio cambiati. Quella gara esiste ancora, profondamente mutata sotto svariati aspetti, ma ha una rivale: nello stesso periodo in 2

OFFROAD RIVOLUZIONE DUCATI Tutto sulla Desmo450 MX APRILIA E YAMAHA Duello all’Africa Eco Race DAKAR 2024 Honda ritrova il successo AFRICA TWIN ANTEPRIMA HONDA LA PROVA DELLA ADVENTURE SPORTS CON L’ANTERIORE DA 19” TURISMO ALPI In moto fra ghiacciai che si sciolgono AMERICA In viaggio dentro un film western TEST&PROVE HONDA Africa Twin Adventure Sports DUCATI DesertX Rally, CFMOTO 450NK ROYAL ENFIELD Shotgun 650 USATO Honda Africa Twin 1100 (2020-2023) COMPARATIVA AVVIATORI Se resti a terra, funzionano davvero? motociclismo.it Fascicolo n. 2825 - anno 110 - n. 2 Febbraio 2024 - mensile  6,90 in Italia ISSN 0027-1691 p.i. 31/01/2024 ABBASSATORI I segreti delle sospensioni ad altezza adattiva CODICE DELLA STRADA SÌ AI 125 IN AUTOSTRADA E ALL’OBBLIGO DI PRATICA PER LA PATENTE MOTO

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