Perché non ci sono le maniglie per il passeggero?
“Perché sono brutte! La moto prima di tutto dev’essere bella. Ovviamente capisco che possano essere utili e per questo abbiamo degli accessori dedicati. La piastra di supporto per il top-case le integra”.
Abbiamo visto alcune moto accessoriate con le valigie laterali, altre col top-case, nessuna però col tris. Borse e bauletto si possono montare insieme?
“Yamaha sconsiglia di montare borse e bauletto insieme perché incidono troppo su stabilità e maneggevolezza. Tecnicamente si può, ma raccomandiamo di non farlo”.
Per la prima volta una Yamaha stradale offre la possibilità di disinserire l’ABS sulla ruota posteriore. Sarebbe utile avere la stessa chance sulle vostre supersportive.
“Al momento non prendiamo in considerazione di estendere questa possibilità a moto di altre categorie, perché la legge permette di farlo solo per utilizzo off-road”.
Perché un telaietto posteriore saldato al telaio e non imbullonato?
“Effettivamente ci permetterebbe di alleggerire la moto, perché potremmo realizzarlo in alluminio. E faciliterebbe la riparazione se la parte posteriore si piegasse a seguito di una caduta. Valuteremo questa soluzione”.
La Ténéré costa il 25% meno di una KTM 790 Adventure o una BMW F 850 GS. Com’è possibile?
“Non abbiamo ancora analizzato la KTM, ma in generale siamo molto attenti alla spesa sui componenti principali. Per esempio, la forcella è la parte più costosa della moto. Noi ne abbiamo scelta una con steli di diametro 43 mm, meno costosa di una forcella con steli di maggior diametro, ma comunque in linea con i target di flessibilità e rigidezza richiesti dal progetto. Non abbiamo acceleratore elettronico, una strumentazione all’ultimo grido. Tutte cose molto costose, più di quanto vi aspettereste”. (Abbiamo rivolto la stessa domanda a Paolo Pavesio, Division Manager Marketing and Motorsport YME. Tra le ragioni ha messo l’accento sulla ferrea razionalità con la quale, a partire dalla MT-09, vengono progettate le Yamaha, che ha portato a una riduzione del numero di parti di cui è composta una moto. La MT-07, per esempio, ha il 18% di componenti in meno rispetto alla sua antenata FZ6. Molto importante anche la logica delle piattaforme: più modelli che nascono da una base condivisa, con sensibile diminuzione dei costi di progetto della singola moto).
L’affidabilità della Ténéré è all’altezza di un utilizzo estremo, come per esempio un viaggio intorno al mondo tra deserti, climi freddi e su percorsi molto impegnativi?
“Naturalmente. Non posso rivelare i dettagli delle nostre procedure di collaudo, sono riservati, ma abbiamo eseguito test di durata in condizioni estreme. Questo oltre ai nostri classici collaudi che, se visti dal vero, posso assicurarvi essere davvero sorprendenti. Nel 2018 inoltre la moto in versione quasi definitiva ha affrontato il World Raid, un evento organizzato da Yamaha durante il quale ha affrontato percorsi impegnativi in Australia, Africa, America del Sud e Europa, guidata da piloti del calibro di Petehansel, Van Beveren, Faggotter, Sanders, Botturi, Fretigne, Guerrero. È stata un’ulteriore prova di affidabilità e ci è servita per la messa a punto finale”.
Vedremo la Ténéré in qualche competizione?
“Per ora no”.
Al contrario della Ténéré, la Super Ténéré è tra le più pesanti della categoria. Possiamo aspettarci una nuova versione più leggera e fuoristradistica?
“Una maxienduro con quelle caratteristiche potrebbe funzionare bene, ma non so quante ne riusciremmo a vendere. Se la Ténéré avrà un buon successo, come credo, e possibilità che Yamaha realizzi una maxienduro più orientata a leggerezza e fuoristrada saranno più concrete rispetto ad adesso”.