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Triumph Tiger 900 GT Pro e Rally Pro: come vanno, pregi e difetti

Aggiornate per il 2024, le nuove Tiger 900 di Triumph si rinnovano nella meccanica con il propulsore che guadagna 12 CV, ricevono una posizione di guida rivista, un nuovo display e un look più moderno. Ci troviamo a Malaga per provarle ed ora vi raccontiamo come vanno, quali sono i pregi e i difetti delle nuove Triumph Tiger 900 GT Pro e Rally Pro 2024

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La nuova famiglia delle crossover adventure di Triumph conferma l'offerta dei tre modelli che già conosciamo: Tiger 900 GT, GT Pro e Rally Pro, ma ciascuna è stata arricchita da un pacchetto di upgrade tecnici, estetici e funzionali. Partiamo innanzitutto dal motore a tre cilindri, che ha ricevuto un importante aggiornamento, inclusi componenti del motore rivisti, che forniscono il 13% di potenza in più rispetto alla generazione precedente, arrivando ora a raggiungere una potenza massima di 108 CV (ben 12 in più) e una coppia di 90 Nm. Il nuovo motore è stato progettato anche per offrire una elasticità maggiore ai bassi regimi e ridurre in consumi, stando a quanto dichiarato dalla Casa, del 9%.

In tema sicurezza troviamo un nuovo sistema di allerta in caso di frenate di emergenza, che attiva simultaneamente i quattro indicatori di direzione in caso di frenata improvvisa e decisa, e si disattiva automaticamente quando si riparte. Ci sono poi nuove luci di posizione, pensate per migliorare la visibilità e su tutti i modelli i controlli di ABS e TC sono ora cornering anche nella dotazione di serie. Per tutte le caratteristiche tecniche e le novità dettagliate per ognuna delle tre versioni vi rimandiamo però al nostro articolo di presentazione, perché ora è arrivato il momento di salire in sella!

Nella pagina seguente trovate le nostre impressioni di guida su strada delle Tiger 900 GT Pro e Rally Pro, con i pregi e i difetti di ognuna.

Più potenza, più coppia, sella più comoda e imbottita: queste le principali novità per il 2024. Basta tirare due marce per accorgersi che qualcosa è davvero cambiato. Stessa fluidità ai bassi regimi, ma carattere che cambia decisamente dai 6.000 giri, con una spinta decisa che diventa poderosa a 8.000 fino al limitatore, posto a quota 10.000 giri. Con il minimo a 1.300 giri, è possibile scendere a soli 1.500 giri e la spinta è già fluida, poi si regolarizza dai 2.000 ed è piacevole farsi cullare dai 4.000 ai 6.000. Insomma, ce n’è per viaggiare, rilassarsi o tirare con il coltello tra i denti e, onestamente, quest’ultima era la sola pecca del vecchio Tiger 900, che si fermava a quota 95 CV (ora siamo a 108).

Migliora anche il comfort, con la sella più imbottita e alta (1 centimetro in più) che porta la seduta della GT Pro a 820-840 mm (regolabile su due altezze) e quella della Rally Pro a 860-880 mm, entrambe 10 mm più alte di prima. La linea della sella è quindi ora più lineare, piatta e questo ne migliora il comfort anche per la possibilità di spostarsi agevolmente con il corpo in senso longitudinale. Nella guida ritroviamo le GT e Rally che conosciamo, con un comportamento più reattivo e divertente nel misto stretto per le GT, forte della sua ruota anteriore da 19” e della forcella Marzocchi con 180m mm di escursione (170 mm per il mono posteriore a controllo elettronico). Più beccheggi per la Rally, che viaggia alta sulle sue Showa a lunga escursione (240/230 mm) e con quel 21” anteriore che rallenta i cambi di direzione, ma regala tanta rotondità e fluidità in ingresso curva. Più sportività per la GT Pro, più comfort e attitudini offroad per la Rally Pro. Le sconnessioni della strada su quest’ultima non si avvertono proprio, anche per via della taratura morbida dal mono e della grandissima scorrevolezza di entrambe le sospensioni. Semplicemente perfetto il cambio, rapidissimo negli innesti, con la corsa corta e un funzionamento impeccabile dell’elettronica anche in scalata. Vibrazioni poche fino a 6.000 giri (considerando che in sesta a 130 km/h siamo a circa 5.200 giri, non è male in ottica viaggi), mentre diventano più presenti e fastidiose a manubrio, pedane e in parte anche sella, dai 6.500-6.800, regime oltre il quale si viaggia quando si sta tirando nel misto guidato. In questa calda Malaga alle porte dell’inverno, con i suoi 26 °C, abbiamo potuto anche verificare il calore trasmesso dal tre cilindri inglese, che è inferiore rispetto a quello del vecchio 800 (con la 900, nel 2020 era stato fatto uno step importante), ma continua a sentirsi aria calda che investe le ginocchia e di certo sarà ancora più avvertibile in piena estate.

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Triumph Tiger 900 Rally PRO 2024

Le nuove Triumph Tiger 900 saranno disponibili a partire da gennaio 2024. I prezzi per il mercato italiano saranno i seguenti:

  • Tiger 900 GT a partire da 15.045 euro c.i.m*
  • Tiger 900 GT Pro a partire da 16.845 euro c.i.m*
  • Tiger 900 Rally Pro a partire da 17.745 euro c.i.m*

*I prezzi presenti in questo articolo sono da intendersi con la formula "chiavi in mano", comprensiva di "messa in strada" che Motociclismo quantifica in 250 euro

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Triumph Tiger 900 GT Pro 2024

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