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Suzuki SBK 2014: “piloti di talento e GSX-R molto cambiata”

Paul Denning, team manager Crescent Voltcom Suzuki, racconta come vede il 2014, parla della competitività della moto e dei suoi nuovi piloti, Eugene Laverty e Alex Lowes. Ottimista ma coi piedi per terra. E le Evo potrebbero essere una sorpresa

Suzuki sbk 2014: “piloti di talento e gsx-r molto cambiata”

In questo particolare momento della stagione, nell’imminenza dei primi test SBK, sono i team manager ad avere una visuale più chiara della situazione che si prospetta. Certo, alcune sono solo congetture, ma persone del calibro di Genesio Bevilacqua (team manager Althea Racing) e Paul Denning difficilmente tendono a sbilanciarsi troppo (e lo stesso non può certo fare Batta, all’inizio della sua nuova avventura con Bimota).

 

I RISULTATI DI SUZUKI

Il team manager britannico, però, mostra un cauto ottimismo, che non è solo di circostanza, ma è motivato anche dai risultati dell’anno scorso e da una ben gestita operazione di mercato piloti. La Suzuki nel 2013 conquistava due podi, un secondo posto in gara-1 con Cluzel a Silverstone e un terzo in gara-2 con Camier (che per il 2014 si trasferisce in MotoGP con il team Iodaracing sulle ART) sempre sul circuito inglese. Le condizioni meteo erano incerte, ma la soddisfazione non cambia, specie perché corroborata da frequenti buone prestazioni in prova. I risultati del 2013 (con una moto tecnicamente non certo di primissimo piano,) sono stati quindi incoraggianti, ma a questo si aggiunge il parco piloti che il manager inglese è riuscito ad accaparrarsi. Parliamo di Eugene Laverty, pilota che conclude il 2013 sulla piazza d’onore con 19 podi, 9 vittorie, 4 secondi e 6 terzi posti (e che è riuscito ad ottenere un opzione per la MotoGP nel 2015, qui la notizia e qui i video della nuova Suzuki prototipo) e Alex Lowes, gemello di Sam e vincitore del Campionato BSB SBK (il campionato britannico SBK) con una Honda. Visto come sono andati entrambe durante gli ultimi test 2013, l’ottimismo e le buone aspettative trovano valide giustificazioni. Ecco l’intervista concessa da Paul Denning a WorldSBK.com.

 

C'è tanta curiosità e attesa per vedere all'opera i nuovi piloti. Come giudica i nuovi arrivi?

Sono estremamente positivo, anche se è evidente che le aspettative riposte su di noi, e sulla nostra capacità di mettere a disposizione dei piloti un pacchetto all'altezza del loro talento, sono molto elevate.
La decisione di prendere Alex (Lowes) è stata abbastanza semplice, una volta che a fine stagione è apparsa evidente la sua disponibilità. Nel finale della passata edizione del BSB ha dimostrato una condotta di gara, una determinazione ed una maturità incredibili per la sua età, che hanno fugato ogni mio dubbio. Alex ha già confermato la nostra scelta nel primo test a Jerez, sembra che abbia già un ottimo feeling con la GSX-R e siamo ansiosi di vedere il resto - abbiamo un'opzione con lui per il 2015 e non vedo perché non dovremmo farla valere.
Le trattative con Eugene (Laverty) sono andate avanti per un paio di mesi, ma a dire il vero c'è voluto molto più di un semplice sforzo e di un bel po' di tenacia per arrivare all'accordo. È  stato davvero bello ricevere una chiamata da lui e sentirsi dire ‘
va bene, non c'è bisogno di ulteriori trattative, sono felice di correre con Suzuki nel 2014' ma, poiché questa decisione è arrivata all'ultimo momento, non siamo riusciti ad andare avanti con Leon (Camier) e questo ha spiazzato entrambe le parti. Ad ogni modo, noi dobbiamo fare il massimo per la squadra, per Suzuki e per tutti coloro che sono coinvolti in questo progetto e che ci hanno sostenuto negli anni, quindi non potevamo perdere l'opportunità di avere nelle nostre fila un pilota che ha vinto nove gare, è andato diciannove volte sul podio ed ha terminato la stagione al secondo posto. È  un onore avere due piloti di questo calibro, stiamo già lavorando molto bene insieme e, nonostante il peso delle aspettative, si tratta di una spinta a far bene e vogliamo raccogliere la sfida.


Oltre alle novità in fatto di piloti, ci saranno nuove aggiunte nello staff. Come sta procedendo la loro familiarizzazione con la squadra e quanto grande pensa sarà il loro apporto?

Una parte delle richieste di Eugene per correre con la squadra riguardava l'arrivo del suo capo tecnico Phil Marron, che ha lavorato con lui per tanti anni. Phil conosce bene la Suzuki, avendo fatto parte in passato del team TAS nel BSB. È una persona alla mano, un grande professionista e si è inserito nella squadra in un batter d'occhio. Il cambiamento più importante però riguarda l'arrivo di Davide Gentile, un tecnico elettronico con un'enorme esperienza nello sviluppo delle strategie delle centraline ECU, prima con Yamaha e poi recentemente con Ducati Corse. I tecnici delle centraline ECU sono il corrispettivo dei tecnici aerodinamici in Formula 1, in quanto hanno le chiavi per tirar fuori le prestazioni dalle moto e per permettere ai piloti di sfruttare appieno l'enorme potenza dei motori.


Quali sono le tue aspettative riguardo alle performance della squadra e credi che i cambiamenti regolamentari possano avere un effetto su queste?
Onestamente non credo che le modifiche del regolamento per la classe Superbike avranno degli effetti negli equilibri tra le varie squadre. Penso che i valori in campo saranno comunque dettati dallo sviluppo della moto, dall'affiatamento dei piloti con le rispettive moto e dalla loro capacità di vincere le battaglie in pista.


Quali effetti crede che avrà la classe EVO nel campionato?

Spero che porterà ad una griglia numerosa e composta da moto e piloti competitivi, devo dire che tra gli iscritti ce ne sono di abbastanza interessanti. Su alcuni circuiti non vedo perché una EVO non possa lottare alla pari con una Superbike.


Quali sono i vostri rivali principali per la stagione?
Siamo una squadra in crescita e siamo migliorati molto nel 2013 in rapporto al nostro primo anno nel Mondiale Superbike. Nella scorsa stagione non siamo riusciti a vincere una gara ed abbiamo un approccio realistico e umile al 2014, in rapporto a quello che pensiamo sia il potenziale dei piloti e della moto. Dobbiamo continuare a far bene per massimizzare i risultati e mantenere l'impegno al massimo.


Quali sono le aspettative per i prossimi test?
I quattro giorni in pista tra Almeria e Portimão  ci serviranno perlopiù come riscaldamento. Non credo in fatti che le temperature saranno adatte per spingere al massimo. Siamo anche in una fase di sviluppo della GSX-R rispetto allo scorso anno, ci sono alcuni cambiamenti significativi sulla moto rispetto al 2013.


Quali sono gli obiettivi a lungo termine per il team Crescent?
Le corse rappresentano un business non certo semplice, perché la maggior parte delle collaborazioni è sul breve periodo, molti accordi sono su base annua. Noi possiamo considerarci fortunati, oltre per il lungo sodalizio con Suzuki, per aver trovato dei partner aggiuntivi per il 2014, che verranno ufficializzati molto presto. Crescent inoltre trae la propria forza da un gruppo di persone di talento con un'incredibile dedizione.

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