Statistiche web

Corsaro 1200 ZZ 2017: nuda e cruda

Prova Moto Morini Corsaro 1200 ZZ 2017: pregi e difetti della nuova maxi naked della storica Casa. L'abbiamo guidata sulle strade dell'Olterpò e sul Passo del Penice, dove la nuova Corsaro ZZ si è dimostrata una moto senza compromessi
1/24 Moto Morini Corsaro 1200 ZZ, nella foto siamo sul Ponte della Gerola (PV)

Made in Italy artigianale

Moto Morini passa il testimone del proprio rilancio sul mercato alla nuova Corsaro 1200 ZZ (qui trovate tutte le info e la scheda tecnica), una nuda che usa il retaggio della versione precedente per rinnovarsi e fa del Made in Italy il suo cavallo di battaglia. L’abbiamo guidata partendo dal quartier generale Moto Morini, a Trivolzio (PV), sfruttando lo spostamento in direzione delle curve del Passo del Penice per provarla in città e in autostrada. Prima di raccontarvi come va occorre specificare che i modelli provati (la stessa moto, nelle due colorazioni disponibili) sono di preserie; sulla versione definitiva alcune cose saranno leggermente differenti, sia dal punto di vista delle finiture che da quello meccanico.
Il prezzo? 20.150 euro chiavi in mano*.

*: il prezzo “chiavi in mano” si ottiene aggiungendo al prezzo “franco concessionario” le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica forfettariamente in 250 euro.
Moto Morini Corsaro 1200 ZZ 2017

Una nuda senza compromessi

La prima sensazione una volta saliti in sella è quella di essere avvolti dalla moto. Chi guida si trova inserito fra il serbatoio e il codone e la possibilità di arretrare, spostarsi, è poca. La posizione è raccolta ma il manubrio è posto a una distanza tale da non rendere faticosa la guida. L’impressione è quella di trovarsi su una moto che inizia e finisce insieme al corpo del pilota, questo si avverte anche durante la marcia dove la ZZ è reattiva negli spostamenti. Le quote del telaio a traliccio sono state cambiate rispetto al modello precedente, è stato fatto un upgrade generale ma senza snaturare la moto rispetto alla Corsaro 1200 Veloce. Il titolo di questo articolo recita “nuda e cruda”: sul primo aggettivo c'è poco da dire, la protezione aerodinamica è ridotta a zero. “Cruda”, invece, ha più a che fare con ciò che si prova durante la guida: il bicilindrico da 139 CV è un “trattore” d’altri tempi. Una forza della natura che sprigiona una coppia incredibile fin dai medio-bassi regimi. Dai 4.000 giri la spinta è brutale e continua fino al limitatore. Al di sotto della soglia dei 4.000, per contro, il V di 87° non si sente a suo agio e perde di fluidità costringendo a cercare una marcia più bassa. La potenza erogata, non gestibile da chi guida attraverso alcuna mappatura, è tanta e si fatica ad aprire il gas nelle marce più basse senza che si sollevi la ruota anteriore (per qualcuno potrebbe non essere un difetto...). Non c’è alcun Ride-By-Wire e l’acceleratore "analogico" è sensibile e reattivo. Il feeling trasmesso nel complesso non rende la ZZ una moto facile da interpretare, inizialmente, in compenso il motore non vibra.
La nostra prova della Moto Morini Corsaro 1200 ZZ 2017

Elettronica? No, grazie

A parte ABS e quickshift, non c'è elettronica di assistenza alla guida. ecco, il cambio... Agisce solo salendo di rapporto e il suo funzionamento è analogo a quello del motore: dà il meglio agli alti regimi, con cambiate nemmeno troppo delicate. Al di sotto dei 3.500 giri non può essere usato del tutto. Quest’ultima è una specifica della Casa ma sarebbe stato utile, soprattutto in città, averlo a disposizione anche senza dover tirare le marce. Usando la frizione, il cambio risulta invece morbido e preciso, tanto che alla fine abbiamo scelto di usare la sempre la modalità... "manuale". Restando in tema, dobbiamo anche segnalare che la sensibilità del sistema è risultata troppo alta, al puntoda generare tagli di erogazione anche quando, senza intenzione di cambiare marcia, lo stivale si appoggiava o sfiorava alla leva del cambio.
L'ABS, per contro, è ben funzionante e non invasivo (disattivabile tramite un pulsante al manubrio). Fine delle assistenze elettronichhe alla guida. La mancanza di controlli, unita a un motore davvero “abbondante”, non mette da subito il pilota a proprio agio, soprattutto su fondi sconnessi o sporchi. Probabilmente, in caso di asfalto bagnato il controllo di trazione si sarebbe rivelato fondamentale. Ma noi abbiamo guidato col sole alla fine ci abbiamo fatto la mano.
La nostra prova su strada della Moto Morini Corsaro 1200 ZZ 2017

Ciclistica a punto per il "toro meccanico"

La Corsaro 1200 ZZ è ciclisticamente ben bilanciata e, anche nelle frenate più decise, contiene i trasferimenti di carico senza scomporsi, a patto che l’asfalto sia perfetto. Le sospensioni fanno infatti il proprio dovere nella guida allegra, ma non gradiscono buche e irregolarità: in loro presenza, la moto resta stabile e reattiva, ma la schiena e i polsi del pilota ricevono... notizia di ogni minima increspatura del fondo stradale. La frenata è potente e modulabile, occorre poca pressione della leva per produrre una buona potenza.
La filosofia della Corsaro 1200 ZZ è di essere una moto “ignorante”, per pochi, capace di divertire e far scendere la goccia di sudore durante la guida. E qui di compromessi proprio non ce ne sono: si tratta di un toro meccanico in tutto e per tutto, capace di emozionare chi sa stare in sella con rispetto, ma soprattutto chi sa dosare il gas. Una moto non per tutti, insomma, a cui sta stretto l'ambito urbano, ma emozionante se guidata con attenzione e concentrazione fra le curve.
La nostra prova della Moto Morini Corsaro 1200 ZZ 2017
© RIPRODUZIONE RISERVATA