KTM ha appena spento le
moto da cross 2019 e sulla pista di Malagrotta (RM) cala il silenzio. Questo è il tracciato su cui si allena Tony Cairoli e, di certo, è un posto abituato a vedere cose straordinarie. Anche oggi non è stato da meno. Oggi Cairoli non c’era, ma c’era Ryan Dungey (quattro volte Campione Supercross e ora brand ambassador della Casa austriaca) e, soprattutto, c’erano le
nuove Kappa. Le avevamo già viste all’opera nel Mondiale MXGP e MX2 e anche nel Supecross USA in mano ai piloti ufficiali. Le avevamo assaggiate nella versione Factory americana (in copertina su Motociclismo
FUORIstrada di aprile) e
oggi finalmente le scopriamo in configurazione definitiva, quella di serie che sarà disponibile a breve ai clienti orange.
Le
novità tecniche sono molteplici, sebbene non sconvolgenti; KTM ha puntato ad affinare una famiglia di moto nate molto bene, fin dal 2016. Oggi si apprezzano gli sviluppi di quel progetto rimasto come linea guida di una generazione di modelli che ha permesso al gruppo di Mattighofen di alzare l’asticella quanto a tecnologia, peso e prestazioni di motore e ciclistica. Sintetizzare il risultato di questa evoluzione è facile: è tutto quasi come prima, ma molto meglio. Ogni dettaglio è stato ulteriormente sviluppato e con le modifiche a motore e ciclistica si sono ottenuti miglioramenti nell’erogazione, nella guida e nella sensazione di leggerezza e feeling di tutti i modelli, che vediamo nel dettaglio.