Honda ha capito molto bene che gli stimoli che portano all’acquisto di una moto sono tra i più svariati e, dal 2010, ha a listino almeno una moto col famoso DCT, cioè il cambio a doppia frizione attuato elettro-idraulicamente, per coloro che riescono a superare lo scoglio psicologico di non avere il cambio manuale.
Ma una moto con il DCT può offrire il massimo piacere di guida? Per scoprirlo siamo andati in Irlanda, in un viaggio alla scoperta delle campagne, toccando le città di Dublino, Cork e Tipperary che, neanche a farlo apposta, sono proprio le iniziali di DCT! Le moto a disposizione sono state lo scooter X-Adv, la maxienduro CRF1100L Africa Twin Adventure Sports, la turistica NT1100 e la “Rolls Royce” Gold Wing Tour 1800.
Il DCT viene costantemente aggiornato dal 2010 e non è semplicemente lo stesso componente montato su vari modelli, bensì ha una programmazione che segue logiche di cambiata differenti in base ai mezzi su cui è installato. Sull’Africa Twin le cambiate sono più aggressive, con tempi corti e sound più racing rispetto all’NT 1100 che predilige il comfort. A esasperare il concetto c’è la Gold Wing, con addirittura gli attuatori del cambio rivestiti in gomma per attenuare ancora di più qualsivoglia rumore e la frizione progettata per appiattire il picco di coppia che si genera durante la cambiata (responsabile delle frequenti testate del passeggero sul casco del pilota, soprattutto con i cambi manuali).
Parto dall’X-Adv, uno scooter-moto molto sincero, piacevole da guidare e che ti tira fuori da qualsiasi imbarazzo con manovre agili e scattanti. Insomma, non potevo sperare di meglio per affrontare il primo approccio alla guida a sinistra! L’X-Adv è il punto di congiunzione tra il mondo della moto e quello dello scooter, da sempre separati e spesso “rivali”. Con questo mezzo invece, adattissimo alla città come un normale scooter, si può pensare anche di fare una vacanza in moto con valigie laterali e bauletto, affrontando strade sterrate. Il piacere di guida paragonato a un monomarcia è infinitamente superiore, si sente il motore cambiare in modo rapido e fluido, anche un po’ troppo rapidamente con la modalità Drive che tiene il motore sempre giù di giri, ma perfetto in modalità Sport. Abbiamo puntato verso sud, attraversando il Parco Nazionale dei monti Wicklow, caratterizzato dall’assenza di alberi, ma con prati verdi a perdita d’occhio, cascate, animali da pascolo e strade sconnesse. Le sospensioni dello “scooter” rispondono in maniera abbastanza secca sulle asperità, cosa accentuata se si tengono i piedi in posizione avanzata, dietro lo scudo, perché tale posizione non aiuta ad ammortizzare con le gambe. Se invece si sfruttano le pedane arretrate, l’assetto diventa decisamente motociclistico e più efficace nella guida sportiva. Nonostante tutto, l’X-Adv è sempre preciso nelle traiettorie e mantiene la generale sensazione di essere un mezzo molto facile da guidare.