Negli ultimi
test SBK di Jerez, con la sua ZX-10R “azzoppata” come vuole il
regolamento 2018 (ovvero con il limitatore a 14.100 giri invece che 15.000) Jonathan Rea ha girato in 1’37”986, ovvero quasi 8 decimi più veloce del suo tempo fatto
negli stessi test dello scorso anno (1’38”721). Con quel crono il
Campione del Mondo SBK 2017 è riuscito a mettersi dietro anche quasi tutte le
MotoGP presenti in pista, gli unici che gli sono stati davanti sono stati Andrea Dovizioso (1’37”663) e Cal Crutchlow (1’38”337). C’è da considerare inoltre che Kawasaki ha dichiarato che il grosso dello sviluppo per i motori 2018 non è ancora stato fatto…
Insomma, le nuove regole non sembrano proprio aver rallentato il
dominatore del campionato 2017 (e
vedendo i tempi nemmeno il suo compagno di squadra…), ma c’è da tener conto però che nel corso della stagione potrebbero venir inflitte altre penalizzazioni, in base ai risultati. In pratica: più forte vai, più verrai penalizzato. A farne le spese di tutto ciò potrebbero essere le Case, che spendono decine di milioni di euro in sviluppo e poi si trovano ad avere a che fare con un regolamento studiato per rallentarle. Pensateci bene, questo potrebbe spingere le case costruttrici ad allontanarsi ancor più dal campionato delle derivate di serie… che senso avrebbe investire cifre importanti se poi ci si ritrova a lottare alla pari con chi magari ha speso un decimo? La perdita di giri motore influirà sui risultati? Voi che ne pensate?
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