Anche se non nascono espressamente per la pista, ma sono pneumatici stradali che (come vedremo) non disdegnano affatto qualche puntatina tra i cordoli, Bridgestone ha scelto di farci provare i nuovi S23 in circuito per permetterci di spremerli per bene in tutta sicurezza. Ben schierate nella pit lane del circuito di Kyalami decine di moto di ultima generazione, dalla "piccola" KTM 890 Duke R fino ad arrivare alla sorellona 1290 Super Duke e mostri di potenza come BMW M 1000 RR e Yamaha R1. Nel mezzo modelli piu disparati, per dimostrare la versatilità del prodotto, KTM 890 SMT, Suzuki GSXR-1000GT, Yamaha XSR900...tutte a nostra disposizione. La pressione a caldo che abbiamo utilizzato nel corso della giornata è stata di 2,3 bar al mattino (ant. e post.), per poi scendere a 2.1 quando si sono alzate le temperature.
Il primo aspetto che notiamo è l'incredibile velocità di warm up di queste gomme. Essendo coperture stradali non necessitano di termocoperte. Bastano davvero poche curve per iniziare a divertirsi, un giro per iniziare a spingere forte. Ed ecco che emerge un altro aspetto che ci ha piacevolmente colpito: la loro l’agilità. Anteriore e posteriore hanno un profilo molto simile, e questo si traduce in un comportamento ben bilanciato. La stessa sensazione di progressività, e di un profilo ben disegnato, la si avverte nei cambi di direzione, fluidi. Notevole è la sensazione di sicurezza che gli S23 trasmettono anche in una situazione estrema come la pista. Ottimo il lavoro svolto da Bridgestone, che mette sull’asfalto un prodotto che dà piena fiducia anche nelle staccate più toste. Nella prima fase della curva, poi, quando si imposta la traiettoria con i freni tirati, gli S23 sanno essere neutri, con l’anteriore che suggerisce però una certa gentilezza negli ingressi. Quanto poi si spinge la moto dentro la curva gli pneumatici accompagnano la discesa in modo armonico, mai nervoso, e offrono un’aderenza consistente anche nei curvoni piu probanti (stiamo sempre parlando di un prodotto stradale!), come ad esempio il velocissimo sinistra in discesa nella parte finale di Kyalami, da affrontare in quinta a oltre 180 km/h “veri” col ginocchio a terra.
In piega si ha sempre un buon appoggio e in uscita una trazione non indifferente. Sono gomme che non mollano mai improvvisamente, anzi. Sono sincere e prevedibili, e hanno una gran capacità di riferire al pilota quando si sta per esagerare, permettendo così di anticipare eventuali errori. Nello specifico, le perdite di aderenza della gomma posteriore sono graduali e non repentine, e quindi facilmente controllabili anche da controlli di trazione non particolarmente evoluti. Tutto questo si traduce nella possibilità di guidare moto anche molto potenti senza particolari precauzioni ma, anzi, divertendosi parecchio anche tra i cordoli. Durante la giornata, poi, qualche goccia è caduta dal cielo, giusto il tempo di rendere leggermente umido l’asfalto, e anche in queste condizioni gli S23 ci hanno trasmesso una grande sensazione di sicurezza.
Le nuove Battlax S23 ci hanno trasmesso parecchia fiducia, anche su un tracciato non facile, e ci hanno sorpreso. Fondamentalmente per due motivi: per quanto pur essendo gomme omologate per la strada riescono ad avvicinare la resa di prodotti più specialistici e per la sincerità nelle reazioni quando si raggiunge il loro limite.