Ducati presenta la nuova Streetfighter V2 2022, il modello che rappresenta la porta di ingresso nella gamma Streetfighter. Realizzata sulla base tecnica della Panigale V2, la nuova naked eredita il look della sorella maggiore Streetfighter V4.
Il motore della Streetfighter V2 è il Superquadro da 955 cc, conforme alla normativa Euro 5, capace di erogare una potenza massima di 153 CV a 10.750 giri/minuto e una coppia massima di 101,4 Nm a 9.000 giri/minuto. La trasmissione è affidata a un cambio a sei marce con sistema Ducati Quick Shift Up/Down EVO 2, affiancato a una frizione a bagno d'olio, dotata di un sistema antisaltellamento e asservimento progressivo. Rispetto alla Panigale V2, la Streetfighter V2 ha un rapporto finale più corto (15/45 vs 15/43), che garantisce una maggiore coppia alla ruota. La V tra i cilindri è di 90° come da tradizione Ducati, ma i cilindri sono ruotati all'indietro fino ad ottenere un angolo di 21° tra il cilindro anteriore e il piano orizzontale.
Il motore Superquadro è utilizzato come elemento strutturale e ad esso è collegata la compatta struttura anteriore, composta da un telaio monoscocca in alluminio fuso in conchiglia fissato alla testa del motore. Al motore è collegato anche il forcellone monobraccio posteriore, che è più lungo di 16 mm rispetto a quello della Panigale V2. A questa base si aggiungono la forcella Showa BPF, completamente regolabilie con steli da 43 mm, e l’ammortizzatore Sachs con taratura dedicata. Presente anche l'ammortizzatore di sterzo Sachs. Rispetto alla Panigale V2 le quote ciclistiche sono state ottimizzate, così come è stata rivista la specifica distribuzione dei pesi. Le quote di sterzo prevedono una inclinazione del cannotto di 24°, 94 mm di avancorsa per un interasse di 1.465 mm. La distribuzione dei pesi rimane quella di una moto sportiva, 52% all'anteriore e 48% al posteriore.
La Streetfighter V2 monta cerchi a 5 razze e i nuovi pneumatici Pirelli Diablo Rosso IV nelle misure di 120/70 ZR17 all'anteriore e 180/60 ZR17 al posteriore. L’impianto frenante è uguale a quello della Panigale V2, dotato di pinze monoblocco Brembo M4.32 con dischi da 320 mm di diametro, fatta eccezione per la scelta di pastiglie meno aggressive. Anche l’impianto posteriore è firmato Brembo ed è composto da una pinza a due pistoncini contrapposti che agisce su un disco da 245 mm di diametro.
L’ergonomia è focalizzata sull’utilizzo stradale. Rispetto alla Panigale V2 la piega del busto è meno estrema, il carico sui polsi è minore e le pedane sono state riposizionate. I semimanubri lasciano spazio a un manubrio tubolare in alluminio. La sella, derivata dalla Streetfighter V4, è a 845 mm da terra, e rispetto a quella della Panigale V2 è più ampia ed è stata rivista nell’imbottitura. Il peso a secco è di 178 kg.
La dotazione elettronica è ereditata dalla Panigale V2, con la sua piattaforma inerziale IMU a sei assi che sovrintende tutti i controlli elettronici. Il pacchetto elettronico comprende: ABS Cornering EVO con funzionalità slide by brake, Ducati Traction Control (DTC) EVO 2, Ducati Wheelie Control (DWC) EVO, Ducati Quick Shift up/down (DQS) EVO 2, Engine Brake Control (EBC) EVO. La Streetfighter V2 è dotata di tre Riding Mode (Sport, Road, Wet) con tarature dei controlli dedicate. La moto è dotata poi di fari full-LED con DRL anteriore e di un dashboard TFT da 4,3”.